Nei Giardini del Palazzo Ducale di Martano (Le) va in scena la quarta edizione di Agorà Cinefest, una festa del cinema italiano, organizzata da Zero Project e Orama, con il sostegno di Regione Puglia – Principi Attivi, in collaborazione con il Comune di Martano. Sin dalla nascita Agorà Cinefest intende privilegiare il rapporto diretto del pubblico con le opere, i protagonisti, gli autori del cinema contemporaneo (da cui il nome “Agorà”, nome greco per indicare la “piazza”, il luogo aperto, pubblico, dove scambiare opinioni, confrontarsi e crescere culturalmente), recuperando anche in maniera originale i grandi classici che hanno fatto la storia della settima arte.

Anche nel 2011 la rassegna proporrà, come già avvenuto con successo nelle prime tre edizioni, proporrà quattro sezioni: proiezioni e presentazionidi lungometraggi italiani nei Giardini del Palazzo (200 posti a sedere); “Cortonotte”, sezione dedicata cortometraggio, al videoclip musicale, al backstage cinematografico; un’esposizione di fotografie di scena, focalizzando l’attenzione sui set ambientati in Puglia; “Kinosound”, classici del cinema muto e di filmati storici, musicati dal vivo. Potremo assistere a grandi capolavori “rivisitati”, doverosamente live, da giovani artisti, musicisti e dj.

Mercoledì 24 agosto si parte alle 21.00 con il corto “Ice Scream” dei due giovani registi pugliesi Roberto De Feo e Vito Palumbo. In venti minuti "Ice Scream", ispirato a una storia vera accaduta in provincia di Bari nel 2008, racconta la vicenda di Micky (Damiano Russo), un ventenne dall'aspetto pulito e insicuro nei modi, che entra in un bar per comprare un gelato, ma si imbatte in due bulletti suoi conoscenti, Brando (Davide Paganini) e Alex (Alessandro Bardani). È solo l'inizio di una giornata che non dimenticherà mai. A seguire risate assicurate con il film della fortunata serie di Sky “Boris” di Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico con Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Antonino Bruschetta e molti altri ospiti. Il regista televisivo René Ferretti tenta il grande salto: un film d'autore dopo tanti anni di fiction su carabinieri, intrighi ospedalieri e drammi in costume da prima serata. Insomma, un risarcimento dopo tutta una carriera dedicata al brutto. Ma il mondo del cinema è addirittura peggio di quello della tv, perché sotto l'allure del 'salotto buono dell'industria culturale' si nasconde un sottobosco di sceneggiatori ricchi e nullafacenti, attrici nevrotiche, direttori della fotografia che si sentono grandi artisti. E, sopra a tutto, lo spettro incombente del Cinepattone, l'unico vero genere cinematografico che il pubblico apprezza e che, a dispetto dei 'cinematografari' snob, manda avanti la baracca. La serata si chiuderà con la proiezione della docu-fiction – “Il genio – The fakestage” di Gianni De Blasi.

La rassegna si conclude giovedì 25 agosto con la presentazione e proiezione del film “Il primo incarico”, esordio di Giorgia Cecere con Isabella Ragonese, Francesco Chiarello. 1953. Nena, una ragazza del Sud Italia, deve andare a vivere lontano da casa per il suo primo incarico come maestra. Le dispiace, non perché lascia sua madre e sua sorella – con loro è tutto chiaro e, a volte, duro. Il fatto è che al suo paese ha una storia d’amore importante, cui crede molto, con un giovane dell’alta borghesia che sembra ricambiarla sinceramente. Si promettono che nulla cambierà tra di loro, è solo fino a giugno, poi lei chiederà il trasferimento. Così parte, un po’ triste e un po’ curiosa di ciò che l’aspetta. Ma ciò che trova è ben diverso da ogni sua immaginazione. È molto peggio. Una scuola sperduta su un altopiano, ragazzini ingovernabili, gente con cui non ha niente in comune, una natura ostile. Resiste per orgoglio e perché Francesco la ama anche per quello, per il suo coraggio... (continua). Finché in un freddo giorno di febbraio tutto precipita, tutto sembra per sempre perduto... Non è così, non è mai davvero così. Nena lo scoprirà a poco a poco. A seguire per la sezione Kinosound sonorizzazione dei Voyage Trio (composto da Antonio Traldi, piano, Matteo Maglio, basso, Antonio De Donno, batteria) del film “Histoire(s) du cinéma” di Jean Luc Godard.

Tutte le sere inoltre saranno allestite le mostre con le foto di scena di “È stato il figlio” Daniele Ciprì e “Senza arte né parte” Giovanni Albanese.
 
ingresso gratuito