I QCK si definiscono Funk/Shake. Si formano nel 2007 con l'idea di mettersi in gioco, creando un sound shekerato, una miscela dai suoni vintage che affonda le proprie radici nella dance '60/'70 e nei "funky" delle colonne sonore del cinema trash caratteristico degli anni '70.
Tutto viene mescolato e disperso. Si parte da un funky e una dance che uniti insieme formano quasi una colonna sonora a sé, un risultato nuovo, ma l'operazione di "smagnetizzazione" del passato non si ferma e continua con l'inserimento di loop e scratch che, sotto la guida di Dj Kosmik, disperdono le radici, le influenze iniziali della loro musica, quasi una forma di decostruzione, componendo, prima, e decomponendo, poi, l'iniziale struttura.

Lo space del gruppo: http://www.myspace.com/qckmusic  

Francesco Aprile

Francesco Aprile intervista i QCK (25-5-09)
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1-Quando si è formato il gruppo?

Abbiamo iniziato nel gennaio del 2007 invitando in sala prove amici e conoscenti, alcuni di noi ancora non si conoscevano; poi la musica che è venuta fuori da quell'incontro ha successivamente fatto il resto, generando naturalmente l'unione dei cinque musicisti che oggi sono i QCK. È stata la musica...noi non c'entriamo.

2-Com'è nata l'idea di dar vita alla band?

Da un interesse comune per quello che viene da molti definito "retrò" o "vintage”, sia nell'estetica e nel costume che nel suono.
Ridefiniamo a modo nostro concetti e stili fuori dai nostri tempi, con particolare interesse verso il cinema, ma anche traendo ispirazione dal design, dal teatro, dalla pittura e da tutto ciò che ci incuriosisce e che, anche se passato, si presenta ai nostri occhi oggi come nuovo, come un elemento potenzialmente "moderno".

3- Quando avete formato il gruppo, la vostra idea di musica era la stessa che avete ora?

La nostra idea di musica è nata dopo il gruppo..non prima.
Ci siamo accorti di aver concettualizzato il nostro sound solo dopo aver prodotto un bel numero di brani notando che essi erano legati da sonorità definite dai giornalisti musicali, per amore o per necessità, Funky "cinedelico" oppure "easy listening" o ancora "Lounge music".
Noi, comunque, non amiamo definirci in questo modo: lo facciamo solo se richiestoci dal nostro interlocutore al fine della comprensione, in situazioni, come ad esempio questa, di intervista.
Quando componiamo un pezzo o facciamo una locandina per i nostri concerti o un adesivo o creiamo una t-shirt, per noi è semplicemente "poco QCK" oppure "molto QCK": tutto qui.

4-Cos'è cambiato nella vostra musica, dagli inizi ad oggi?

Siamo partiti da una posizione particolare che prevede un approccio solo strumentale alla musica, con il dj che utilizzando e modificando le voci contenute nei suoi dischi in vinile prende il posto del cantante; idea che ci è sembrata da subito molto originale.
Adesso, invece, oltre questo pensiamo di aggiungere al nostro repertorio qualche brano cantato ed eseguito da un o da una cantante vera, arricchendolo di propri testi musicali.

5-Quali sono le vostre influenze?

La band fa confluire all'interno di un progetto unitario e circolare i background musicali differenti dei suoi cinque componenti. Ognuno di noi, infatti, ha gusti musicali davvero differenti e questo credo abbia deposto a favore dell'originalità delle nostre produzioni.
Il chitarrista Marco Massari ha preferenze musicali e un' attitudine decisamente rock’n’roll; il tastierista Raffaele Vasquez è un pianista di musica contemporanea; dj Kosmik è un appassionato di musica Funk ed elettronica mentre Mimmo Pesare, al basso, ha dei trascorsi in diverse band New Wave. L'ultimo arrivato è il nostro nuovo batterista, Andrea Giannone, cresciuto a pane e prog-rock.
Non è un caso se abbiamo scelto come oggetto rappresentativo per la nostra band un kaleidoskopio, (giocattolo anni'60: ci guardi dentro e, girando una rotella ci vedi una moltitudine di colori che si mescolano) perchè è un oggetto del passato dimenticato che simbolicamente mescola i gusti musicali di ogni componente del gruppo e genera con la sua moltitudine di colori la musica dei QCK...Quelque Chose Kaleidoscopique.