Svicat Salento 12 - Parabiago 20 – 9
La festa è nel tacco d’Italia perché lo SVICAT-Salento 12 Trepuzzi vince 20-9 la finale di ritorno con il Parabiago e conquista la promozione in Serie B. E’ un dato storico, con la prima squadra pugliese ad affacciarsi nella nuova dimensione rugbystica. Una festa resa più ricca dalla grande correttezza in campo delle due squadre, dalla sportività delle opposte tifoserie e da una tribuna gremita di pubblico, a simboleggiare come il movimento a Trepuzzi sia davvero diventato un fattore di coinvolgimento sociale oltre che sportivo.
Dopo il 24-21 subito all’andata, al giovane XV salentino serviva vincere con almeno quattro punti di scarto ma c’era da temere la forza fisica della mischia lombarda. Gli avanti verdeblu hanno invece fornito un’altra prova encomiabile e la stabilità del pacchetto sia in mischia ordinata che nei raggruppamenti spontanei ha dato subito enorme sollievo ai timori della vigilia. Nella prima mezz’ora il Trepuzzi gioca infatti costantemente nella metà campo avversaria grazie alle perfette scelte strategiche dell’allenatore-giocatore Chris De Meyer ma l’imprecisione nei calci piazzati (0-2) e qualche offensiva non concretizzata a pochi metri dalla linea di meta lascia il risultato invariato. Lo SVICAT-Salento 12 perde anzi per infortunio alla clavicola la flanker Danilo Bonaparte ed al suo posto entra l’altro Under 19 Calò.
Al 31’ bravo invece il Parabiago ad uscire dalla sua tana e l’estremo Genoni tenta un drop centrale ma non scontato che porta in vantaggio gli ospiti 3-0. Allo scadere del tempo l’ennesima percussione della trequarti di casa apre uno squarcio nella difesa rossoblu ed il capitano Antonio Nestola si lancia per segnare al centro dei pali. Trasformazione eseguita dall’ala Ursino e si va al riposo 7-3 per i trepuzzini.
Ad inizio ripresa un calcio di punizione per parte portano lo score sul 10-6 ma ancora Genoni, chirurgico dalla piazzola, rimette il risultato sul 10-9 che promuoverebbe in Serie B gli ospiti. Lo SVICAT-Salento 12 sbaglia infatti nel frattempo altri due tentativi di calcio in mezzo ai pali. Questa comunque è una squadra molto veloce che ama le mete più dei calci. Ed infatti, dopo un po’ di giustificata ansia, arriva al 19’ la meta del secondo centro Paolo D’Oria servito in accelerazione da uno splendido passaggio sottomano del seconda linea Carlo Perrone. Ursino trasforma e si va sul 17-9. Il merito maggiore dei ragazzi cresciuti da Fabio Scippa sta essenzialmente nella tempestività con cui bloccano in difesa tutte le iniziative avversarie con placcaggi sistematici che non fanno mai respirare il Parabiago, sempre lucido e presente a se stesso in ogni momento della gara, mai disposto ad arrendersi ma che non trova il canale giusto d’attacco. È in questa fase difensiva di buona tecnica e grande generosità il segreto del successo della formazione di casa. Al 27’ Ursino mette tra i pali un altro calcio di punizione per arrotondare il risultato sul 20-9. Il punteggio non cambia più fino al fischio finale del bravo arbitro De Martino, in tribuna ed in campo esplode la festa per una Serie B mai vista a queste latitudini ma voluta, cercata e alla fine meritata dallo SVICAT-Salento 12.
Dopo il 24-21 subito all’andata, al giovane XV salentino serviva vincere con almeno quattro punti di scarto ma c’era da temere la forza fisica della mischia lombarda. Gli avanti verdeblu hanno invece fornito un’altra prova encomiabile e la stabilità del pacchetto sia in mischia ordinata che nei raggruppamenti spontanei ha dato subito enorme sollievo ai timori della vigilia. Nella prima mezz’ora il Trepuzzi gioca infatti costantemente nella metà campo avversaria grazie alle perfette scelte strategiche dell’allenatore-giocatore Chris De Meyer ma l’imprecisione nei calci piazzati (0-2) e qualche offensiva non concretizzata a pochi metri dalla linea di meta lascia il risultato invariato. Lo SVICAT-Salento 12 perde anzi per infortunio alla clavicola la flanker Danilo Bonaparte ed al suo posto entra l’altro Under 19 Calò.
Al 31’ bravo invece il Parabiago ad uscire dalla sua tana e l’estremo Genoni tenta un drop centrale ma non scontato che porta in vantaggio gli ospiti 3-0. Allo scadere del tempo l’ennesima percussione della trequarti di casa apre uno squarcio nella difesa rossoblu ed il capitano Antonio Nestola si lancia per segnare al centro dei pali. Trasformazione eseguita dall’ala Ursino e si va al riposo 7-3 per i trepuzzini.
Ad inizio ripresa un calcio di punizione per parte portano lo score sul 10-6 ma ancora Genoni, chirurgico dalla piazzola, rimette il risultato sul 10-9 che promuoverebbe in Serie B gli ospiti. Lo SVICAT-Salento 12 sbaglia infatti nel frattempo altri due tentativi di calcio in mezzo ai pali. Questa comunque è una squadra molto veloce che ama le mete più dei calci. Ed infatti, dopo un po’ di giustificata ansia, arriva al 19’ la meta del secondo centro Paolo D’Oria servito in accelerazione da uno splendido passaggio sottomano del seconda linea Carlo Perrone. Ursino trasforma e si va sul 17-9. Il merito maggiore dei ragazzi cresciuti da Fabio Scippa sta essenzialmente nella tempestività con cui bloccano in difesa tutte le iniziative avversarie con placcaggi sistematici che non fanno mai respirare il Parabiago, sempre lucido e presente a se stesso in ogni momento della gara, mai disposto ad arrendersi ma che non trova il canale giusto d’attacco. È in questa fase difensiva di buona tecnica e grande generosità il segreto del successo della formazione di casa. Al 27’ Ursino mette tra i pali un altro calcio di punizione per arrotondare il risultato sul 20-9. Il punteggio non cambia più fino al fischio finale del bravo arbitro De Martino, in tribuna ed in campo esplode la festa per una Serie B mai vista a queste latitudini ma voluta, cercata e alla fine meritata dallo SVICAT-Salento 12.
Aldo Mea