Allievo di Frank Gambale, si è da subito imposto come uno dei migliori strumentisti salentini cimentandosi nel metal coi Kiss of Death, ormai un cult della musica salentina, coi quali ha suonato di spalla ai Sepoltura, registrato il disco "Inferno Inc" e suonato al Rolling Stone di Milano. Dal 2005 al 2007 ha suonato con gli Après la Classe incedendo l'album Luna Park e suonando sul palco del primo maggio a Roma nel 2007. Amante di Frank Zappa, è protagonista di uno spot di MTv, attore principale del cortometraggio "In religioso disagio", amante del jazz e dell'improvvisazione è considerato uno dei migliori jazzisti italiani e nel 2005 pubblica un dvd didattico sull'improvvisazione.
Suoi album sono, "Suonare da cani" nel 1997, "La goccia che fa traboccare il naso" nel 1999 e  "La ciliegina sulla porta" nel 2003.

Francesco Aprile intervista Marcello Zappatore
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1-Nome:

1- Marcello

2-Cognome:

2- Zappatore

3-Il primo approccio alla chitarra:
(Ricordi, emozioni, difficoltà, ecc...)

3- Mio padre aveva l'hobby del canto e si accompagnava strimpellando una vecchissima chitarra classica, che quindi è sempre stata presente in casa, ma l'ho presa in mano solo a tredici anni quando, vedendo per la prima volta in tv il filmato di Hendrix a Woodstock, ho deciso che era quello che volevo fare nella vita.

4-Prime influenze. Cos'hanno portato, agli inizi, nella tua musica. Qual è stata la spinta che ti hanno dato nell'apprendere lo strumento? Cos'hanno lasciato, a distanza di anni, nella tua musica d'adesso?

4- Ho avuto tantissime influenze musicali all'inizio (e tutt'ora mi innamoro molto facilmente di tante cose) e ognuna di esse è stata egualmente importante nella mia formazione; inizialmente suonavo soprattutto rock'n'roll, blues e musica degli anni 50 e 60, probabilmente da qui ho costruito le fondamenta di tutto ciò che ho fatto dopo.

5-Hendrix.

5- Jimi Hendrix è il mio chitarrista preferito, senza di lui adesso probabilmente farei l'avvocato; al di là della rivoluzione che ha portato nel mondo della chitarra, adoro e ritengo immortali le sue composizioni, e il fatto che in soli tre dischi e poco più di quattro anni di 'carriera' abbia cambiato il mondo della musica per sempre.

6-Frank Zappa.

6- Frank Zappa è la più grande influenza nelle mie composizioni: lo ritengo il più grande e prolifico
compositore del Novecento, in qualsiasi ambito musicale. Mi riesce tutt'ora impossibile comprendere come abbia potuto sfornare così tanti progetti ogni anno, per quasi quattro decadi, a livelli sempre così alti.

7-La tua musica, i tuoi generi, i tuoi gruppi. Cosa ascolti?

7- Ascolto veramente di tutto, c'è musica buona in ogni genere musicale (così come ogni genere musicale ha la sua 'spazzatura'); credo che si possa imparare da tutto.

8-Le tue influenze oggi (che possono anche essere diverse dal normale ascolto di un gruppo o una canzone)...

8- Come ho già precisato vengo influenzato da tutto.. da un po' sono molto affascinato dal lirismo di Javier Girotto, che mi ha veramente segnato.

9-Il Jazz.

9- Il Jazz è il genere che preferisco suonare, se inteso come cultura dell'improvvisazione: nei soli, negli arrangiamenti, nelle strutture. Invece sono un po' allergico all'archeologica riproposizione del linguaggio che si è consolidato negli anni Quaranta e Cinquanta.

10-Le tue composizioni. Da dove derivano? Esperienze personali? Letture? Semplici influenze musicali? Altro?

10- Mi riesce molto facile comporre, è sempre stato così; invece, il suonare la chitarra mi richiede tantissimo studio. Credo che le composizioni siano riflesso di ogni singolo aspetto del vivere quotidiano.

11-Come ricordi le tue prime composizioni?

11- Le ricordo come espressione di ciò che ero quando le ho scritte. Non ripudio niente di ciò che ho scritto.

12-I "Kiss of Death".

12- Con i Kiss of Death ho cominciato a fare i primi tour, mi sono tuffato nell'universo del metal che non avevo mai approfondito prima di allora. È stata la mia prima esperienza davvero importante.

13-Ahriman.

13- Gli Ahriman mi permettevano di suonare e scrivere tutto ciò che con gli altri gruppi sarebbe stato comunque proibito!

14-Per te il progressive.

14- È un genere che apprezzo molto, anche se spesso si ricade in eccessivi manierismi e poi credo sia un po' troppo vincolato alla scrittura, con pochi spazi lasciati all'improvvisazione (che è l'aspetto della musica che più amo).

15-Gli Aprés la Classe.

15- È stata la mia esperienza professionale più grossa e più duratura, tre anni di incessante tour in giro per l'Italia (e non solo) e la possibilità di suonare al Primo Maggio a Roma di fronte a settecentomila persone.

16-Per te la componente live.

16- È la parte che prediligo del mio lavoro, perché in studio si passa troppo tempo davanti ai computer e poco tempo a suonare realmente, ormai..

17-Shredding, tapping...e altro. Per te la tecnica.

17- La tecnica deve essere solo il mezzo per esprimere ciò che si vuole suonare davvero; io ho studiato tantissima tecnica (e tutt'ora lo faccio) ma effettivamente il mio cervello malato mi spinge spesso a voler suonare delle cose che richiedono tanto studio per essere eseguite in maniera dignitosa.

18-Per te la chitarra acustica. Cosa significa suonarla, come ti sei avvicinato a questa visione musicale.

18- Rappresenta per me la purezza del suono senza intermediazioni, non ci sono amplificatori, effetti, distorsioni, ci sono solo io e un pezzo di legno con delle corde appese che vibrano. Mi piace soprattutto la possibilità di suonare tutti gli accordi che voglio, mentre sull'elettrica alcuni accordi sono un po' al limite della cacofonia.

19-Shredding, tapping...e altro nell'acustica. Come cambia la tecnica e come cambia Zappatore nei confronti dell'acustica.

19- Per me l'acustica è uno strumento relativamente nuovo, mi riesce naturalmente più difficile suonarla, ma credo che sia in fondo solo uno strumento 'diverso'.. con lo studio si può fare tutto, se ci si dedica con vera dedizione!

20-Per te Frank Gambale.

20- Studiare con lui mi ha cambiato la vita (chitarristica), aprendomi un'infinità di orizzonti armonici nuovi: un vero maestro, oltre che un'immenso chitarrista.

21-Steve Vai, Salvatore Russo, Ron Thal, Charlie Parker (anche se non era un chitarrista).

21- Ho avuto la fortuna di conoscere i primi due, mentre per quanto riguarda Charlie Parker (grazie al quale mi sono avvicinato al Jazz), credo che ormai non ci sia più molto da fare..

22-Suonare al Rolling Stone di Milano.

22- È stato il mio primo palco 'importante', poi ci sono tornato a suonare diverse altre volte, ma la prima volta non si scorda mai..

23-Zappatore ed MTV: Il tuo documentario.

23- Massimiliano Verdesca ha avuto il coraggio di scegliermi come protagonista di questo breve spot per MTV, da cui poi è nata una collaborazione che ha generato il cortometraggio IN RELIGIOSO DISAGIO (che mi vede protagonista).

24-Il concorso "EMERGENZA CHITARRE".

24- Ho partecipato quasi per scherzo.. forse anche per scherzo poi ho vinto..

25-L'improvvisazione Jazz.

25- Su questo tema ho realizzato un dvd didattico per conto del sito Musicistiweb.it ; è una delle tematiche che più mi attrae nello studio.

26-Rimpianti?

26- Il mio più grande rimpianto è di non aver cominciato a suonare da bambino.

27-Conquiste? Ti  senti soddisfatto di ciò che hai raggiunto?

27- Non si è mai soddisfatti; ho fatto qualche cosetta ma spero di fare meglio in futuro, e studio ogni giorno per migliorare me stesso e soprattutto la musica che posso donare a chi mi ascolta.

28-Speranze per il futuro?

28- Dato che è un mestiere un po' difficile, la speranza innanzitutto è quella di non morire di fame.. per il resto avere sempre la libertà di poter suonare quanto voglio e ciò che voglio è per me la più bella cosa che possa avere in vita mia.

29-Nuovi progetti?

29- Top secret! Non mi piace parlare troppo delle cose finché non si avverano!

30-Dicono di te: Come vedi tutto questo?

Ron Thal: "Very cool! One surprise after another!"

Salvatore Russo, chitarrista per Antonello Venditti e Massimo Di Cataldo: "ogni volta che sento questo ragazzo ho un certo senso di inquietudine.. la stessa che provi ogni volta che ascolti un musicista che suona veramente con una propria originalità, cuore ed anima... grande..."

Metallus.it Web'zine: "[...] una prova di notevole caratura tecnica, come l'assolo di Marcello nel break centrale (molto bello e particolare) pregevole per fattura ed ispirazione"

Diabolical Web'zine: "[...] una rapidità di esecuzione davvero invidiabile che mette in mostra la grande capacità tecnica dei quattro componenti (Kiss Of Death Band - ndr) specialmente quella di Marcello, il chitarrista solista, che verso la fine del pezzo si lancia in un ottimo solo".

Marco Siniscalco: "[...] ha una comunicatività sconvolgente!"

Tommy Massara degli Extrema: "[...] quando ha finito di suonare lui me ne sono andato, perchè gli altri non mi interessavano"

Giacomo Castellano, chitarrista per Raf e Irene Grandi: "Non fa poi cosi' schifo come dice! Mi ricorda un po' Ron Thal di New York!!"

Aldo Biasi: "è il chitarrista più originale che io abbia mai sentito"

da Chitarre Magazine - Gen 2005:

"[...] Chitarrista di Lecce, vince la competizione con 'Chitarre Suite Op.1 For Fool And Orchestra' e già il titolo la dice lunga.
Alla fine dei cinque minuti e rotti secondi si rimane senza parole di fronte a tale lavoro, e forse con un sorriso. [...]"

"[...] E' difficile descrivere lo stile di Marcello, nessuna etichetta lo racchiude, non c'è confine alla sua fantasia e creatività [...]"

"[...] Al genio compositivo di matrice zappiana, si accosta una tecnica chitarristica notevole [...]"

30- Hanno tutti esagerato con i complimenti, però ovviamente mi fa piacere!

31-Quanto peso ha avuto la musica nella tua vita?

31- Non potrei immaginare la mia vita senza la musica.

32-Quanto peso continua ad avere?

32- Il peso è sempre maggiore!

33-Il tuo rapporto con la musica.

33- Mi dispiace solo di non donare alla musica neanche una piccola percentuale di ciò che essa dona a me, in quanto ad emozioni e gratificazione.

34-Secondo te in che modo si rapporta la musica col mondo?

34- È sempre stata una parte fondamentale della vita di tutti; anche chi non vi ha a che fare in quanto musicista o appassionato, è sempre circondato dai suoni. Probabilmente prima ancora di avere la parola, i nostri antenati comunicavano percuotendo qualcosa o comunque con il semplice 'suono' di fonemi inconsulti.

35-In che modo, la musica, aiuta a porti nei confronti del mondo, della vita.

35- A me ha aiutato a superare la mia timidezza regalandomi la forza di esprimermi e comunicare

36-Internet. In che maniera ha aiutato o danneggiato l'attuale scena musicale?
36- È una grandissima forma promozionale. Ha danneggiato solo le major, e credo che, visto il loro
operato, se lo meritino!

37-Decostruendo.
Scorrendo a ritroso i ricordi nella tua memoria: cosa ti è rimasto del tuo primo approccio allo strumento?
Il tuo spirito verso la musica quanto è cambiato e quanto è rimasto legato al passato, alle prime esperienze, allo scorrere della vita?

37- L'approccio è sempre molto genuino…ho cercato di non dimenticare mai che in inglese (ma anche in altre lingue) si dice PLAY, che può significare sia suonare che giocare.

38-Scegli un pezzo che vorresti usare come colonna sonora per un saluto.

38- Hello Goodbye dei Beatles?

Stop.