Il musical e la nuova stagione teatrale:

tante le novità, nel segno dei valori
 
Venerdì 17 luglio la "prima" a Novoli, piazza Regina Margherita, ore 21:00

Ripartire dai successi di questi anni, per testimoniare i valori e l'impegno attraverso il teatro e la formazione; parlare ai giovani e raccontare l'esempio di grandi figure di santità, forti delle parole di incoraggiamento di Benedetto XVI. Riparte la stagione teatrale del musical "Non Abbiate Paura - Giovanni Paolo II Il Grande", a cura del Gruppo Teatrale "San Francesco d'Assisi" di Novoli (Lecce).

Un progetto soprattutto formativo, ma anche di annuncio di una fede giovane, voluto e curato da don Giuseppe Spedicato, autore e regista. Oltre 70 tra giovani e giovanissimi, che durante l'anno si formano nei gruppi giovanili dell'Azione cattolica, hanno voluto mettersi in gioco. E hanno scelto di abbandonare i saloni parrocchiali e uscire dalle chiese, cimentandosi con un opera impegnativa che narra la vita e le opere di un grande esempio di vita e di fede, il papa “Servo di Dio” Karol Wojtyla.

Un anno fa il debutto ufficiale, oggi l'annuncio della nuova stagione teatrale, con nuove musiche inedite, scritte e dirette da don Biagio Mandorino, e con nuove coreografie, a cura di Romina De Santis, direttrice artistica della Ballet International Academy. Le scenografie saranno di Alessandro Calabrese, Ruby Coletta (Village Records) ha curato la produzione musicale, Raffaello Liguori l’editing e la produzione suoni; la direzione dei cori è stata curata da Carla Petrachi e da Anna Maria Ricciato.

Nei giorni scorsi presentate ufficialmente le prossime tappe del musical, alla presenza di S.E. Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e profondo conoscitore della realtà novolese.

Il vescovo salentino si è detto contento dell'impegno dei giovani nel teatro e in queste nuove forme di annuncio, perchè, ha spiegato, “Il cristianesimo è interessante quando mostra e si interessa di persone e non dei grandi movimenti economici e  politici. Dev'essere questa la nostra grande ambizione - ha spiegato – perchè, come diceva Paolo VI in quella frase scritta nel documento sulla nuova evangelizzazione, poi ripresa da Giovanni Paolo II: “Il mondo di oggi non ha bisogno di maestri, ma di testimoni”, e quando incontra dei maestri, ha sempre bisogno di riconoscerli come testimoni. E il testimone è una persona che si impegna, non solo una persona che crede... Nelle nostre comunità ci sono molte persone che credono. Ma non siamo sempre persone che credendo ci impegniamo, cioè impegniamo noi stessi.”

“Il teatro, questa bella attività del gruppo,  - ha continuato - presenta figure vive, non presenta delle teorie, delle morali. Dice: per quest'uomo, per questa donna, è stato possibile essere santo, è possibile anche per noi. In questo senso, mi pare di poter dire che il cristianesimo non si preoccupa se c'è una crisi di valori, l'importante che non ci sia una crisi di persone. Se ci saremo noi, ci saranno delle figure come Giovanni Paolo II, il cristianesimo non entrerà in crisi, perchè è poggiato su una persona viva che è Gesù...”

D'altronde, ha continuato, “La parola valori è una parola molto impegnativa, e ci induce, per contrasto, a mettere in evidenza dei contro-valori, i quali oggi sono purtroppo al centro dell'interesse di tutti, non solo dei giovani.

Forse oggi i giovani sono quelli che maggiormente sono in evidenza, per alcune scelte, per alcuni comportamenti. Ma se i giovani lo fanno c'è una ragione, da trovarsi nelle scelte e nei comportamenti di noi adulti...”

Molto contento del progetto si è detto anche Fernando Proce, noto speaker e presentatore radiofonico nei grandi network nazionali radio 105, radio Montecarlo e RTL 102,5. “Ho incontrato personalmente Giovanni Paolo II,- ha spiegato – e mi ha trsmesso una grande carica, il suo grande carisma.” “Oggi – ha aggiunto – anche in provincia si vedono i grandi problemi che si riscontrano nelle grandi aree metropolitane. La sofferenza, la solitudine, la droga sono problemi veri. Mi piace che questi giovani parlino di scelte radicali e possibili, ecco perchè sposo in pieno il progetto lo faccio mio e lo incoraggio. Ne parlerò anche in radio.”

Tanta la gioia degli attori principali dello spettacolo, che lo anno messo in piedi e proposto al grande pubblico.

"In questi anni abbiamo portato nelle piazze e nei teatri di tutta Italia i nostri spettacoli musicali - spiega don Giuseppe Spedicato - Abbiamo raccontato le splendide figure di San Francesco, Santa Chiara, Madre Teresa. Abbiamo scelto il teatro giovane, che ancora riesce ad essere attrattivo nei confronti di quelle generazioni che guardano con distacco alla Chiesa. Abbiamo parlato, in maniera semplice, di testimonianza e di coraggio nella fede. L'anno scorso la scelta: curare uno spettacolo interamente autoprodotto, che ha avuto un grande successo. Da qui ripartiamo e presentiamo un 'Non abbiate paura' arricchito da splendide nuove collaborazioni, con tanti professionisti che, come noi, hanno voluto scommettere su una forma nuova di Chiesa e di annuncio."

"Ho accolto con gioia e subito l’idea di scrivere musica per Giovanni Paolo II. - spiega don Biagio Mandorino, che ha composto la nuova colonna sonora del musical - Da tempo attendevo l’occasione per esprimere con le note musicali la  grande riconoscenza per il Papa che ha accompagnato gli anni della mia adolescenza, della mia giovinezza e i quindici anni del mio sacerdozio. Queste musiche si sono costruite come una icona, un’icona sinfonica che svela quei testi profondi che mettono in luce i molteplici aspetti della vita di Giovanni Paolo II, traggono spunti da sue preghiere, da discorsi e da avvenimenti significativi… Spero che chi avrà modo di ascoltare entri in questa logica iconografica e si lasci guidare, ad occhi chiusi, dal miracolo della sua Presenza."

Pronta alla nuova esperienza anche Romina De Santis, che ha riadattato tutte le coreografie in funzione delle nuove musiche. "Appena ho cominciato il lavoro - spiega -  ho riflettuto su un aspetto importante: si trattava di creare un musical dedicato ad un Papa che è stato il grande portavo"ce dell’amore, della fratellanza e della comunione fra tutti gli uomini, senza distinzione di razza, provenienza sociale, ma principalmente è stato sempre aperto e disponibile verso i giovani. Credo che la danza sia un meraviglioso strumento di comunicazione ed in questo musical deve diventare strumento di preghiera, permettendo a tutti noi di pregare per una volta non solo con la parola ma anche attraverso il corpo."

Debutto ufficiale della nuova stagione a Novoli, il 17 luglio 2009, alle ore 21:30 in piazza Regina Margherita. Già confermate le repliche del 1 agosto a Giurdignano, del 6 agosto a Monteroni e dell'8 agosto a Parabita. La prima assoluta, invece, è andata in scena il 28 settembre del 2008 presso il "Teatro Politeama Greco" di Lecce.

Il musical, al suo debutto, ha ricevuto il sostegno dell'Arcidiocesi di Lecce, attraverso l'allora vescovo Mons. Cosmo Francesco Ruppi, la vicinanza di Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, e il patrocinio del Consiglio dei Ministri, attraverso il Ministro per gli affari regionali, On. Raffaele Fitto.

“Continuiamo senza sosta in questo nostro progetto teatrale, che non vuole essere fine a sé stesso – spiega Giovanni Mazzotta, uno dei responsabili formativi del gruppo – Il teatro è l’occasione per stare insieme attorno a cose belle, importanti significative. E’ uno strumento per ritrovarsi e condividere valori, che poi diventano significativi nella loro realtà quotidiana, soprattutto nelle relazioni umane che risultano più autentiche, più umane, più piene.”

Scheda di approfondimento:

Il Gruppo teatrale “San Francesco d’Assisi”

Il gruppo di Elaborazione Teatrale “San Francesco d’Assisi” è nato nel di febbraio del 2002, nell’ambito delle comunità parrocchiali Sant’Antonio Abate e Maria SS. del Pane di Novoli. Vede impegnati circa cinquanta giovani e giovanissimi: ragazzi come tanti, che vivono la loro realtà giovanile tra i banchi della scuola o dell’università, che si incontrano settimanalmente per fare un cammino di formazione cristiana di Azione Cattolica, che scherzano, si divertono e che occupano parte del loro tempo libero realizzando “Musicals” su grandi figure della nostra fede.
L’intento è quello di avvicinare la Chiesa alle nuove generazioni e viceversa, attraverso attività di per sé coinvolgenti, soprattutto di tipo teatrale, educando a donare con semplicità e amore i talenti che ciascuno ha ricevuto sottraendoli alla tentazione del godimento individualistico.

Dopo la realizzazione della “Passio Domini 2002”, il gruppo ha portato in scena “Forza Venite Gente” e “Madre Teresa, il Musical”(entrambi di M. Paulicelli), riproposto, quest’ultimo, in diverse cittadine salentine e anche ad Assisi sul sagrato della Basilica inferiore. Lo scorso il gruppo ha realizzato una riproduzione del musical di C. Tedeschi sulla vita di Santa Chiara.

La citazione del papa Benedetto XVI
“Sono necessarie occasioni dove la gioventù possa mostrarsi e presentarsi. Qui, ad Albano, ho sentito, è stata fatta una rappresentazione della vita di san Francesco. Impegnarsi in questo senso vuol dire entrare nella personalità di san Francesco, del suo tempo, e così allargare la propria personalità. È soltanto un esempio, una cosa apparentemente abbastanza singolare. Può essere un'educazione ad allargare la personalità, ad entrare in un contesto di tradizione cristiana, a risvegliare la sete di conoscere meglio da dove ha attinto questo santo.”
Così Benedetto XVI ai sacerdoti della diocesi di Albano, quando, parlando di pastorale giovanile, si è riferito all’esperienza dei giovani novolesi che dopo la partecipazione all'Angelus domenicale e in serata hanno messo in scena il musical incentrato sulle figure di Santa Chiara e San Francesco d’Assisi, proprio ad Albano Laziale, nel convento delle Clarisse che rientra nel complesso delle ville pontificie.

“Non abbiate paura – Giovanni Paolo II il Grande”  - Il Musical
 
“Non abbiate paura – Giovanni Paolo II il grande”, è un opera musicale divisa in due atti.
Attraverso parti recitate e cantate, balletti e coreografie vuole raccontare la vita del Servo di Dio papa Giovanni Paolo II.
Le prime scene ripropongono le esperienze di Karol Wojtila giovane tra i suoi giovani. Quindi il racconto della sua vita si sotto il regime comunista, il duro lavoro e lo studio in seminario, fino alla chiamata ad essere sacerdote, poi vescovo e cardinale. Subito dopo le scene del conclave e l’elezione a papa, con i viaggi, le testimonianze e le tante e forti esperienze di vita, che hanno disegnato il mondo e la storia tra il secondo novecento e i primi anni duemila.
Momenti fondamentali le GMG e il rapporto con i giovani del mondo, che si sono stretti a Lui fino al giorno della sua morte.
 
Salvatore Scolozzi