Da poeta raffinato, il professore si fa carico di una chitarra e trascrive parole che sono in bilico fra musica e poesia. Oscillano fra la canzone e il tempo, quel tempo che è anche luogo, luoghi, di umanità, di vita e il professore cancella tutto il resto, tutti i luoghi e ne scrive di suoi.
Ci sono solo una chitarra e le sue parole. Parole nelle quali si veste di mille e mille altre persone. Parole, nelle quali c'è soltanto lui. Parole, nelle quali c'è soltanto la scrittura, l'atto in sé, un gesto intimo, come una carezza che Vecchioni porta da sé verso la scrittura e la scrittura restituisce alla chitarra che l'accompagna.

Oggi, martedì 23 dicembre, Roberto Vecchioni sarà a Galatina, Lecce, dalle 20:30, ad esibirsi nell'ambito di "In-Cantus", progetto iniziato il 19 e che si conclude proprio oggi. Vecchioni impegnato in uno spettacolo fra musica e poesia, la tradizione di arie classiche, quali “Lascia ch’io pianga” di Haendel o “Vissi d’arte” di Puccini, i suoi brani più celebri le sue poesie.
L'evento avrà luogo nella suggestiva cornice della basilica di Santa Caterina d'Alessandria.

Francesco Aprile