Non solo Tito Schipa nella storia musicale di Lecce, ma anche altri sette interpreti che hanno portato il nome della città in giro per il mondo. Rivivono tutti in un cd, «Le voci di Lecce. Cantanti leccesi del ‘900», realizzato da Nireo e che racchiude diciassette brani interpretati dalle voci dai cantanti lirici leccesi della generazione successiva a Tito Schipa: Vanna Camassa (in arte Vanna Massari), tuttora vivente con i suoi 94 anni; Luigi Demitry (1898-1981), Cloe Elmo (1910-1962), Gustavo Gallo (1904-1992), Franco Perulli (1899-1989), Niceta Rizzo (1910-1982) e Franco Tafuro (1888-1943). Conservare la memoria storica e il valore artistico di questi sette interpreti, oltre che allargare il campo della conoscenza a tutto ciò che musicalmente viene dopo Schipa, è lo scopo per cui vede la luce questo progetto musicale, presentato ufficialmente ieri dal musicologo Eraldo Martucci e dal pianista Francesco Libetta, a cui spetta il merito di aver recuperato e «ripulito» alcuni dei brani presenti nel cd, alcuni provenienti da collezioni private così come dall’archivio Schipa curato dall’ingegnere Gianni Carluccio. Oltre ad arie d’opera, canzoni napoletane e la famosa «Beddrha e trista» di Tito Schipa, il cd propone un libretto con foto d’epoca dei cantanti protagonisti. Alla presentazione del cd era presenta anche il vicesindaco di Lecce senatrice Adriana Poli Bortone, che ha lanciato un’idea interessante: «Proporremo all’intermo della prossima edizione di Mediterranea una borsa di studio per il recupero della tradizione musicale leccese».
 
Giuseppe Pascali