Dal 18 settembre alle ore 18.00 al Fuoricentro di Livorno esporranno alcuni artisti emergenti del panorama italiano. Fra gli altri ci saranno, anche, i salentini Massimo Pasca e Dario Palermo che esporranno assieme a Paolo Budassi. Le opere resteranno esposte fino al 16 ottobre.

Massimo Pasca, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, città dove vive e lavora, con una tesi su Pierpaolo Pasolini, dipinge dall'età di tre anni e dichiara di voler tornare ad avere sempre tre anni ogni volta che dipinge.
Come molti artisti, ha fatto del corpo un atto creativo, il gesto, in sé, è arte, portandosi appresso un certo senso, peso, del gestualismo di Pollock.
Massimo Pasca ha fatto questo. Va oltre. Dice - il corpo è il luogo preposto per l'arte, è l'ultimo rifugio dove vive l'inspiegabile - ed è essenziale questa citazione in cui il corpo si fa rifugio, mezzo e fuga da un mondo che a detta di Pasca è solo "il tempo per dormire", perché "il resto passa e lo vedi, l'arte non sente il tempo perché la senti".
Ha esposto in Italia e all'estero, realizzato numerose performance di pittura dal vivo  dipingendo per
collezionisti privati, istituzioni, centri sociali, cineclub, teatri, musicisti.
Nel '98 realizza un'opera di 40 metri quadrati che resta esposta per un anno nell'atrio della Stazione Centrale di Pisa. Sempre nel '98 vince il Premio di Pittura D.S.U. (Diritto allo studio Universitario). Passa dal surrealismo all'informale. La sua pittura scorre lungo il tracciato segnato anni prima da Haring, ma va oltre. Intervistato da numerose testate giornalistiche ed emittenti televisive, fra le altre Mtv che nel 2007 lo intervista facendolo parlare della sua visione di arte contemporanea.


Dario Palermo, nato a Lecce nel 1982, si diploma in grafica pubblicitaria, ma intraprende il percorso che lo avvicina e lo porta alla pittura passando attraverso il mondo del graffitismo. Tale esperienza non contribuisce solo ad introdurlo al mondo della pittura, ma arriva ad influenzarlo nel campo della ricerca e dello stile che va a risentire della cifra stilistica propria del graffitismo. Motivo per il quale la sua pittura si caratterizza di una colorazione e figurazione dai forti toni urbani che bene aderiscono alla realtà cittadina per uno stile underground.

Francesco Aprile