Durante l’impero d’Adriano nella città furono costruiti l’anfiteatro e l’atrio, invece sotto  Tancredi nipote di Ruggero Re II fu costruita la Chiesa dei S.S. Nicolò e Cataldo, uno dei monumenti medievali più importanti dell’Italia meridionale.

Con Carlo V a Lecce, iniziava l’era del rinascimento. Lecce fu dotata di un castello, di una cinta di mura, di un grande arco di trionfo memoria di Carlo II, oggi chiamata Porta Napoli perché edificato all’imbocco della strada che portava alla capitale del regno. Ma fu nell’età  Spagnola che Lecce si arricchì d’edifici, Chiese e palazzi, espressioni di un’arte raffinata, il “barocco”, che si espletava in una forma armoniosa di forme e giochi chiaroscuri.

La più importante espressione ne  fu  Santa Croce, ma in quel periodo sorsero anche  : Palazzo del Seggio,  e le chiese di S. Irene, S. Maria delle Grazie e del Gesù, S. Teresa, S. Angelo, S. Chiara, il Palazzo del Governo, e la splendida  Piazza del Duomo, sulla quale si affacciano il  Campanile, il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Seminario costruiti in tempi diversi ma tutti armoniosamente legati da un linguaggio comune, sicché il Barocco diventa lo strumento d’espressione di una Città  ostentatrice  e nostalgica, una ricchezza copiosa, a volte esagerata, un fascino indiscusso, ricercato  e voluto, una luce particolare, rarefatta, un’atmosfera dolce e gentile che nasce con il ” Barocco “.