Con l'arrivo del nuovo anno riparte la rassegna "Quante storie per un  caffé" al Caffé Letterario di Lecce, mercoledì 7 gennaio alle 22.30, con l'esibizione di Luigi Negro.

Luigi Negro, sociologo ed artista salentino, laureato in sociologia, laureato in economia, con un dottorato in storia economica, ha curato una serie di progetti, individuali e collettivi, collaborando con numerosi artisti, partecipando a programmi di residenza, conferenze, seminari, mostre e personali in Italia ed Europa. Ha curato e diretto film e video per musei, istituzioni per l'arte, la cultura, in Asia, Africa, America.
Il fulcro dell'esibizione lo si può trovare tutto in una riflessione che parte dal finire degli anni '60. Periodo in cui la città di Taranto iniziò a subire cambiamenti nell'industria che, nel prosieguo degli anni, portarono intere zone della città ad assumere decisivi cambiamenti sociali fino a mutarne le condizioni di vita. Lo spettro è la paura. Paura come ricatto sociale, strumento politico. Il luogo è la Taranto dell'industria metalmeccanica, l'azione da raccontare è il percorso di alcuni artisti che, negli anni a cavallo fra la fine dei '60 e l'inizio dei '70, liberarono nel Mar Piccolo delle boccette non inquinate.

Francesco Aprile