Questo Lecce, più che giocare a calcio, torna inspiegabilmente a giocare al gioco dell’oca. Sconcertante la gara dei giallorossi contro un’inarrestabile e mai indomita Cittadella. Si può recriminare per i torti arbitrali, per alcune scelte tecniche, ma questo Lecce ha di nuovo spento la luce. In campo non si gioca facendo le belle statuine, surclassati dai ritmi elevati dei veneti; tutto questo potrebbe essere la spia di qualcosa che non va all’interno del gruppo. I dissidenti che sono andati via, il ds che è stato sospeso, altre cose che non conosciamo bene potrebbero, e lo sottolineiamo, aver creato dei malumori nella squadra che continua ad esprimersi a corrente alternata. Continuiamo ad avere fiducia nel tecnico De Canio, allenatore dalle indubbie capacità professionali, ma a questo punto uno scossone è d’obbligo.
Altra storia, invece, in casa del Gallipoli: quatto quatto, continua a macinare gioco e punti anche contro squadre ambiziose come l’Empoli che punta ai play-off. In serie positiva da sei giornate, i galletti potrebbero veramente ottenere la salvezza in anticipo e magari, dopo, chissà. Il principe Giannini, forse non a caso, qualche settimana fa ha dichiarato che questo Gallipoli è da play-off.
Tra tre giornate ci sarà il primo storico derby giallorosso: speriamo di assistere ad una partita memorabile.
Stefano Bonatesta