Torna ancora una volta a Lecce - dopo il successo degli incontri salentini, tenuti nei mesi scorsi - lo scrittore ferrarese Roberto Pazzi.
Prendendo spunto dal suo ultimo libro, “Dopo primavera”, edito da Frassinelli, con cui ha appena vinto il “Premio Siderno”, assegnato da una giuria presieduta da Walter Pedulla, Pazzi conferirà sulla passione della lettura, con una comunicazione sul tema “Il piacere della carta nell’era in cui si profila il libro digitale”. L'appuntamento è al Fondo Verri, lunedì 26 ottobre 2009, alle 20.00.
Roberto Pazzi, reduce da un viaggio in Canada, dove ha rappresentato il nostro Paese per il “Festival della Letteratura Internazionale del Quebec”, e da Ginevra dove è stato ospite del Salone del Libro francese, insieme a Luciano Canfora, riceverà il 25 ottobre, a Potenza, il Premio Internazionale “Basilicata” alla carriera, dalla giuria coordinata dal critico Leone Piccioni. Il 27 ottobre, a Lecce, nell’Aula Ferrari dell’Ateneo, terrà un seminario dal titolo: “Narrare ad occhi ben chiusi, ovvero la rivincita della visione sulla vista”.
Gli incontri sono organizzati da Alessandro Turco in collaborazione con il Fondo Verri e la Facoltà di Lettere e Filosofia - Dipartimento di Filologia Classica e Scienze Filosofiche dell’Università di Lecce, a cura della prof.ssa Anna Colaci.

Roberto Pazzi, docente universitario, poeta e narratore ferrarese, tradotto in 26 lingue, svolge un’intensa attività di conferenziere nei vari paesi del mondo dove è diffusa la sua opera. La sua pluripremiata produzione comprende sette raccolte di versi – fra le quali Calma di vento (1987, premio Eugenio Montale) e Talismani (2003) – e diciassette romanzi, dei quali si ricordano Cercando l’imperatore (1985, Premio Selezione Campiello, Premio Bergamo) La principessa e il drago (1986, finalista Premio Strega, Premio Rhegium Julii), La malattia del tempo (1987), Vangelo di Giuda (1989), Super Premio Grinzane Cavour, ripubblicato nel 2006 da Sperling & Kupfer), La stanza sull’acqua (1991, Premio Penne), La città volante (1999, finalista Premio Strega). Per Frassinelli ha pubblicato Conclave (2001, Premio Scanno, Premio SuperFlaiano, Premio Comisso, Premio Stresa, Premio Zerilli Marimò della New York University), L’erede (2002, Premio Maria Cristina, finalista Premio Viareggio), Il signore degli occhi (2004), L’ombra del padre (2005, Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante), Qualcuno mi insegue (2007).
La penna di Roberto Pazzi scava nell'interiorità, nel profondo di angosce esistenziali: è "un viaggio nella mia malattia, una mappa delle mie ossessioni nella mia testa scissa in due"; e nel contempo la sua scrittura ‘spicca il volo', è leggiadra - a tratti irriverente, ma sempre ardita e provocatoria.

Fondo Verri
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