Giovedì 15 gennaio, dalle 22.00, all'Ateneo di Lecce, SUM (Suoni Universitari in Movimento) presenta una grande serata di musica fra rock, folk, indie, funk. Ad esibirsi saranno: La Resistenza, QCK, Cats'n Joe.

La Resistenza, sono un duo elettrofolk, partono da Mesagne e muovono per tutta la Puglia con la loro musica, un mix di mondi resi unici attraverso le note. Il duo è composto da Enrico Cervellera (voce e tastiere) ed Angelo Milone (percussioni). Presentano una musica originale dal punto di vista degli arrangiamenti, figlia delle influenze che la compongono, influenze agli antipodi e testi dalle forti tematiche sociali. Partecipano alla notte bianca di Melpignano, a Veglie Jazz, aprono concerti di Après la Classe, Caparezza, Meganoidi, si esibiscono al MEI di Faenza.

I Cats'n Joe, indisciplinati, irriverenti, col suono sporco in gola che sollecita alla ribellione. Antichità, radici che sanno di blues, chitarre pesanti e leggere, con la voce che si muove fra "Hole" "Nu" e "Babies in Toyland". Un sound ruvido, dal sapore d'asfalto imperfetto, al quale bisogna prestare attenzione mentre lo si percorre e allo stesso modo bisogna prestare attenzione e lasciarsi trasportare dal sound ruvido dei Cats'n' Joe.

Nati nel 2005 dall'idea di due amici, Fabio Rotolo e Mirko Miglietta, la band si completa con Sandro Muscillo al basso, Antonio alla batteria e Silvia Sciarra, voce.

Il gruppo, già spalla per Giorgio Canali e Rossofuoco, propone un interessante sound, fatto di pezzi propri, rock, blues, molto anni '70, per un percorso che li ha visti nascere e comporre i primi pezzi già dal 2005.

I QCK si definiscono Funk/Shake. Si formano nel 2007 con l'idea di mettersi in gioco, creando un sound shekerato, una miscela dai suoni vintage che affonda le proprie radici nella dance '60/'70 e nei "funky" delle colonne sonore del cinema trash caratteristico degli anni '70.
Tutto viene mescolato e disperso. Si parte da un funky e una dance che uniti insieme formano quasi una colonna sonora a sé, un risultato nuovo, ma l'operazione di "smagnetizzazione" del passato non si ferma e continua con l'inserimento di loop e scratch che, sotto la guida di Dj Kosmik, disperdono le radici, le influenze iniziali della loro musica, quasi una forma di decostruzione, componendo, prima, e decomponendo, poi, l'iniziale struttura.

Francesco Aprile.