Domenica 27 dicembre serata realizzata da Radio Flo con Hacienda e The Nudo. Conversation Less è la prima uscita ufficiale dei “The Hacienda”. Il giovanissimo quartetto fiorentino arriva all’esordio con un bagaglio di oltre 150 date in giro per lo stivale tra concerti e festival e questo EP rappresenta la naturale sintesi degli ultimi due anni di lavoro della band durante i quali la compattezza del live è diventata davvero impressionate. L’energia e la naturalezza con cui i quattro affrontano la dimensione live sono indubbiamente uno dei punti di forza della band. The Nudo sono una neonata band fiorentina che tenta di portare in Italia un classico britpop.

 

Lunedì 28 dicembre spazio al concerto degli StudioDavoli che sono ritornarti sulle scene dopo una lunga assenza. Salentina doc ma con un piede in Inghilterra la band si muove in equilibrio tra atmosfere vintage, psichedelia, lounge ma anche sperimentazioni elettroniche. La sinuosa voce femminile, il groove trascinante, le tastiere in evidenza sono solo alcune delle sfumature di colore della tavolozza musicale degli StudioDavoli. Il gruppo ha due cd all'attivo “Decibels for Dummies” (2006) e “Megalopolis” (2004).  “Decibels for Dummies” è una piccola guida al pop in 13 brani, 13 perle nelle quali convivono la proto psichedelia dei Pink Floyd con il modernariato sonoro degli Stereolab, i Beatles di Revolver ed i Moloko passando per la Morr Music, i Motorpsycho ed il pop scandinavo. “Decibels for Dummies” è stato registrato e mixato nella quiete della campagna salentina insieme a Populous (Morr Music – Berlino) al secolo Andrea Mangia che vive a pochi passi dalla casa dei fratelli De Rubertis. Un disco stupefacente che ci dimostra ancora una volta come gli StudioDavoli siano musicalmente molto più vicino a Londra che a Melpignano.

 

Martedì 29 dicembre serata al ritmo del reggae con i Mama Roots. Il gruppo nasce nel 1999 a Brindisi, città del Salento che come molte città del sud sopravvive all'ombra delle sue contraddizioni. Nel contesto di questa realtà si inserisce l'esperienza dei Mama Roots un gruppo che racconta attraverso le proprie liriche un quotidiano fatto di disagi e di problemi ma anche d'amore e di speranza, il mezzo che hanno scelto per raccontarsi è il linguaggio della reggae music. L'ispirazione nasce dalla musica giamaicana anni 60 e 70, nello stile roots, rock e reggae ma da subito a determinare la costruzione del loro background è la contaminazione, che li porterà col tempo a produrre un sound che con il reggae unisce stili diversi, dalla black music al rock, al jazz ecc. In questi anni la band ha prodotto tre cd: "Difendo ideali" (2001), "La voce di chi" (2003) e “Città di uomini” (2008), partecipando a diversi mixtape e compilation tra cui "voci per la libertà 2005".