Sabato 9 gennaio, alle 20.30 al Fondo Verri, via Santa Maria del Paradiso 8 a Lecce, Carlo Michele Schirinzi e Gabriele Panico presentano Senz’attracchi, videopolittico a tema.

Una serata di visioni che ripercorre l’opera del filmaker salentino. Dieci cortometraggi tra cui “Notturno Stenopeico - Sacro pellegrinaggio, dal Diluvio Universale alle moderne Arche che tentano d’approdare in libere geografie, miglior cortometraggio italiano al 27° Torino Film Festival.
Interverranno: Carlo Michele Schirinzi (filmaker), Gabriele Panico (compositore), Stefano De Santis (compositore), Mauro Marino (poeta e giornalista), Giacomo Toriano (musicista e docente di regia presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce)

Notturno Stenopeico è fatto di squarci di luce su schermo nero. La visione, inizialmente confusa, sgocciola in particolari degli affreschi del Diluvio Universale della Chiesa di Santa Caterina a Galatina, nel leccese. Dettagli fotografici, a conati fanno apparire i disperati lasciati in balìa delle onde: il dramma degli sbarchi sulle coste. Le immagini sono immobili, movimentate dal solo foro stenopeico che le rende visibili in mezzo all’oscurità, indirizzando lo sguardo sui volti sofferenti e sui corpi tesi dei clandestini. Il video non vuol raccontare ma far naufragare... per rivivere questa ciclica battaglia senza tregua. Notturna.
Quante volte abbiamo guardato il mare noi, da qui, da questo basso d’Adriatico e ci siamo fermati a pensare le vite sospese di quanti l’hanno attraversato con dentro il dimenticare.
Svegliato il vento hanno, col loro silenzioso canto volto dalla linea dell’arrivo. Clandestini, senza attracco! Solo mute, punte di roccia ad accogliere e noi, del loro arrivo “segreto”, miravamo zinzuli di giacca, strappi di lana, cumuli interi di indumenti bagnati segnavano il passo duri di sale e di quell’altra luce… Sudore di giorni fatti con l’animo in gola, fino ai balzi violenti dello scafo, ai clamori del mare, a quel tenersi nell’abbraccio-catena della fuga.
La necessità di altri luoghi d’altro sentire… Un'altra lingua forse, un altro ritmo e pelle da guardare
da innamorare in libero slancio senza freno di regime o di fame, senza temere i ferri che quelli dei padri erano bastati. Ogni tradizione mira scontento se non rigenera esperienza, in fuga allora, tesi d’orecchie col corpo nel sospetto, come cani che dormono nell’allerta del dormire. Avremmo voluto per voi scarpe con le ali sempre in viaggio, senza domeniche o pause che ricordassero necessità del dover vivere.

Gli altri video della serata:
Notturno stenopeico 2009_07’45” - musiche Gabriele Panico; Prospettiva in fuga 2009_05’00” - musiche Stefano Urkuma De Santis; Fuga da nicea 2008_08’25” - musiche Stefano Urkuma De Santis; Suite joniadriatica 2008_08’00” - musiche Gabriele Panico; Sonderbehandlung 2008_08’50” - musiche Domenico Modugno; Oligarchico (mosaico da camera) 2007_13’44” - musiche Elvis Presley, Dead Kennedys; Addestramento all’apocalisse 2006_05’30” - musiche Gabriele Panico; Palpebra su pietra 2006_06’30” - musiche Gabriele Panico; Crisostomo 2003_07’30” - musiche Billie Holiday, Marlene Dietrich; Chant_speed75 2009_08’00” audiovideovisitazione di Carlo Michele Schirinzi e Gabriele Panico da “Un chant d’amour” di Jean Genet (Francia 1950)