Tra gli antichi complessi architettonici del Salento non bisogna dimenticare la notevole Abbazia basiliana di Santa Maria di Cerrate.
Fondata nel XII secolo dal normanno Tancredi, conte di Lecce, in seguito ad una visione della Madonna che gli era apparsa tra le corna di un cervo durante una battuta di caccia. Da qui deriverebbe il nome Cerrate o Cervate.
L’antico convento sorge nel territorio di Squinzano in direzione nord-est sulla strada che porta a Torre Rinalda.
Nel corso dei secoli attorno all’abbazia è sorta una masseria fortificata con due frantoi ipogei.
Nei locali dell’ex frantoio a destra della chiesa è stato allestito nel 78-79 il Museo delle arti e delle tradizioni popolari del Salento.
La chiesa, in stile romanico, presenta una facciata semplice a capanna con un piccolo rosone centrale e con arcatelle cieche che girano anche lungo i fianchi. Il portale, racchiuso in un
protiro, è decorato da sculture pregevoli: a carattere vegetale quelle sull’arco e raffiguranti l’Annunciazione, il Battesimo di Gesù, la Natività, l’Epifania, la Visitazione, un Monaco in preghiera quelle sull’arcata del protiro.
Sul fianco sinistro della chiesa c’è un elegante portico a colonne zoofore binate avanzo del chiostro romanico-bizantino; poco distante dal portico c’è uno splendido pozzo rinascimentale ben conservato.
All’interno della chiesa a tre navate ad archi ogivali e con tre absidi, vi sono affreschi a carattere religioso del XV e XVI secolo, meno visibili i frammenti del XIII secolo. L’altare maggiore è sormontato da un prezioso ciborio del 1269.    

A cura di Stefano Bonatesta