Eclatante sconfitta del Lecce al Via del Mare contro il dirompente Cittadella che, dopo soli 21 minuti, aveva già segnato tre reti.
Giallorossi assenti, non pervenuti, sconcertanti, smarriti, storditi, confusi, annichiliti, distratti, annientati, affondati e via dicendo. Peggio di così non si poteva fare e, nonostante tutto, il Lecce rimane capolista. Nessuna inseguitrice è riuscita ad approfittare del crollo dei salentini.
Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, per tornare in serie A bisogna giocare per vincere, senza scherzare con il fuoco. Prendiamo atto della correttezza di mr De Canio che, nel dopo gara, si è assunto tutte le responsabilità del disastro.
Giallorossi con il lutto al braccio per la scomparsa del direttore sportivo Mimmo Cataldo, tra gli artefici della prima promozione in A. Lo striscione esposto per pochi minuti in avvio di ripresa – la nord ti saluta ciao Mimmo – è l’unica cosa degna di nota di una partitaccia da dimenticare in fretta.
Il Gallipoli, finalmente, si risveglia e agguanta un prezioso pareggio ad Empoli.
Buona la prova dei galletti che dimostrano di aver ritrovato lo spirito ed il carattere giusti per tornare a lottare.
La squadra di Giannini pare abbia superato la crisi delle ultime gare e prova a rilanciarsi in campionato. L’impresa è ardua, ma il cuore e la grinta fanno sempre la differenza.

Stefano Bonatesta