La prima banda fondata a Sogliano Cavour (Lecce) risale al 1929 e a costituirla fu il sacerdote don Giuseppe De Pascalis. Passò poco tempo e la banda cominciò ad affermarsi con riconoscimenti vari, come la medaglia d’oro a Felline nel 1931, cui seguirono in tempi recenti la coppa e il diploma a Noha di Galatina nel 1982 e la coppa e targa a Gallipoli nel 1985. L’associazione musicale «Santa Cecilia», sotto l'impulso di affermati musicisti del luogo, ripercorrendo le orme lasciate dai concittadini in quegli anni Trenta, nel 1980 ha ridato lustro al Gran Complesso Bandistico «Santa Cecilia» Città di Sogliano Cavour, che nella sua ininterrotta attività si è distinta per professionalità artistica ed organizzativa in tutto il meridione. Entrata a pieno titolo a far parte dei complessi bandistici di tradizione Pugliese, ha ottenuto da sempre notevole apprezzamento di pubblico e critica in ogni esecuzione. Il primo direttore dalla ricostituzione è stato il Maestro Luigi Varallo, al quale si è succeduto il maestro Tommaso Cancelli. La banda nel triennio 1987-1989 fu affidata alla direzione del maestro Gino Bello, docente, compositore di musica per banda e affermato direttore, che terminò la sua prestigiosa carriera e la sua vita mentre dirigeva un concerto sul podio della banda la sera del 28 luglio 1989. All'inaspettata scomparsa del maestro Bello si sono succeduti i maestri Giuseppe Guida e Carmine De Giorgi. Dal 1994 al 2000 la banda è stata diretta dal maestro Michele Consueto, docente, musicista e direttore, che curando il repertorio secondo la tradizione della banda pugliese raggiunse sempre livelli competitivi affermandosi in ogni esecuzione. Nel biennio 2001-2002 a dirigere la banda è stato il maestro Paola Vizzi. Nel 2003 assume la direzione del Complesso il maestro Giuseppe Gregucci, diplomato in Strumentazione per banda, compositore e direttore, che afferma nella sua professionalità portando in giro un complesso bandistico competitivo e di elevata qualità artistica. Il complesso oggi presenta al pubblico un rinnovato repertorio di musica sinfonica, riduzioni operistiche, musica leggera e musica originale marciabile e concertistica. L'associazione è da sempre affiliata all'Anbima ed è animata dalla volontà e dalla professionalità di tutti gli iscritti che lavorano instancabilmente per la nobile causa della musica.

Vale la pena a questo punto parlare del maestro Gino Bello (1/1/1932 – 28/7/1989). Mostrò fin da giovanissimo una predisposizione alla musica e in particolar modo alle bande, destando non poche perplessità e amarezze nei genitori che l’avrebbero voluto farmacista. Si diplomò ben presto al Conservatorio di musica «Stanislao Giacomantonio» di Cosenza in tromba, strumentazione per banda, musica corale e direzione di coro. Prima di dedicarsi all’attività direttoriale fu solista di flicorno soprano nei maggiori complessi bandistici pugliesi e abruzzesi, come Squinzano ai tempi del maestro Gennaro Abbate, a Gioia del Colle con il maestro Paolo Falcicchio. Dal 1955 al 1958 fece parte, vincendo il concorso, della Banda dell’Arma dei carabinieri. Congedatosi, intraprese la carriera di direttore di banda e fu alla guida dei complessi bandistici di Lanciano (1958-59), Matino (1960-61), Mesagne (1963), Nardò (dal 1964 al 1975), Carovigno (1976), Squinzano (1977-78), Gioia del Colle (1980-81), Manduria (1982-83-84), Sandonaci (1985-86) e infine Sogliano Cavour (1987-88-89). Il 5 luglio 1981, alla guida del Gran Complesso Bandistico Città di Gioia del Colle, durante un raduno bandistico che si svolse ad Eboli (Salerno), gli fu conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Ha lasciato circa 36 composizioni, tra marce sinfoniche e militari, come Afrodite, Omaggio a Gioia, Arnesano, Gasparina, Miria, Collutiana, I Ciarlieri ed il poema sinfonico La grande festa. Fu proprio dirigendo quest’ultimo che si spense, stroncato da un infarto, la sera del 28 luglio 1989, dirigendo sulla piazza di Castiglione di Lecce, ponendo fine così, sul podio, ad una travagliata ma fulgida esistenza dedicata interamente a questa bellissima ed intramontabile istituzione bandistica. La banda oggi può contare sulla bravura e sulla competenza del maestro Giovanni Guerrieri. Nato nel 1964, Guerrieri intraprende adolescente gli studi musicali. Diplomato in Clarinetto con il massimo dei voti segue anche gli studi di Composizione e Direzione d’Orchestra. Nel gennaio 1995 consegue il diploma in Direzione d’Orchestra con il massimo dei voti ai Corsi superiori di alto perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del maestro Donato Renzetti.. L’attività artistica di G. B. GUERRIERI inizia presto, dirigendo, anche negli anni di studio in Conservatorio, formazioni e complessi di vario tipo collaborando attivamente con i vari insegnanti nella preparazione e nella realizzazione dei Concerti scolastici. Con l’Orchestra da Camera «F. J. Haydn», interamente formata da giovani strumentisti salentini, avvia nel 1991 una seria e produttiva attività musicale basata sullo studio e sull’esecuzione del repertorio cameristico settecentesco, esibendosi in vari concerti nel territorio salentino. Nel 1996 debutta con Rigoletto di Giuseppe Verdi al Teatro dell’Opera e Balletto di Tirana e, sempre in Albania, a Durazzo, ha diretto concerti con l’Orchestra da Camera «A. Moisiu». Su invito dell’Ambasciata d’Italia a Tashkent, nella Repubblica dell’Uzbekistan (ex U.R.S.S.) nel febbraio 1999 è chiamato a dirigere la «première» de La Traviata di Verdi al Gran Teatro Accademico di Stato dell’Opera e Balletto «A. Navoi» e, conseguentemente al successo riportato, riceve dal Direttore del Teatro l’invito a dirigere alcune riprese di Rigoletto in qualità di artista ospite. Allo stesso teatro ha diretto La Bohème di Giacomo Puccini e Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. In Italia dirige e collabora con varie orchestre: Orchestra sinfonica Ico «Tito Schipa» di Lecce, Orchestra Filarmonica Veneta del Teatro Comunale di Treviso, Orchestra Filarmonica Salernitana. Tra gli ultimi passati impegni, da citare la direzione de La Traviata al Teatro Romano di Ostia, tra i suggestivi resti della Via Appia Antica. Ha conseguito, col massimo dei voti e la lode, la laurea specialistica di II livello in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio «E. R. Duni» di Matera sotto la guida del maestro Giovanni Pelliccia. In fatto di bande ha già diretto quelle di San Donaci, Noicattaro, Lecce «Schipa-D’Ascoli», Squinzano Ernesto e Gennaro, Mottola, Martina Franca, Gioia del Colle e Noci.Per la stagione artistica 2011 la banda di Sogliano si presenterà al pubblico con questo cast solistico: Emilio Mazzotta (flicornino concertista), Luce Martella (flicornino solista); Enrico Donateo (flicorno soprano); Diego Spedicati (flicorno tenore); Alessandro Quarta (flicorno baritono), Giuseppe Nuzzaci (clarinetto concertista). Vice maestro Daniele De Pascali, capo banda artistico Vittorio Bello, capo banda amministrativo Aldo Montagnolo. {mosimage}