Sarebbe potuta essere una brutta giornata per i giallorossi che, nel primo tempo, hanno lasciato passeggiare le rondinelle in lungo e largo sul campo; anche le colombe per onor di cronaca.
Per fortuna così non è stato.
Un primo tempo soporifero, alla camomilla, svegliato soltanto dall’esplosione di un paio di petardi che hanno preannunciato alcuni tafferugli nell’intervallo.
Per inciso, ci si chiede come sia possibile che i tifosi bresciani senza tessera del tifoso siano stati fatti accomodare in curva sud e come sia possibile fare entrare nello stadio i petardi con tutti i controlli che vengono effettuati. Mistero. Per alcuni interminabili minuti si è respirato un brutto clima di tensione, poco edificante per i tanti bambini che ancora frequentano lo stadio.
Placata la mezza rivolta, nel secondo tempo c’è stata la svolta. Forse hanno servito il tè per tutti, fatto sta che i tifosi della nord hanno smesso di scioperare (sic!) ed il Lecce ha ricominciato a giocare rimontando e vincendo la partita contro il Brescia.
Ofere e Di Michele sono gli eroi giallorossi. Lo spilungone nigeriano lo avevamo già segnalato in precedenza, mentre Di Michele ci ha fatto intravedere la sua buona forma nel primo tempo con un paio di spunti personali ed isolati.
Per incassare i tre punti importanti il Lecce ha sofferto fino alla fine la reazione del Brescia, che ha sfiorato il pareggio.
Ora, il balzo in avanti fatto in classifica è incoraggiante, ma non ci deve assolutamente illudere.
La classifica rimane ancora molto corta: tra la prima e l’ultima ci sono solo dodici punti di differenza. Troppo pochi per stare tranquilli.
Il nostro prossimo avversario, la Roma, non sta attraversando un buon momento. A maggior ragione, dato lo spessore tecnico dei romanisti, rimanere con i piedi per terra e molto concentrati è fondamentale.  


LECCE – BRESCIA 2-1                                        Stefano Bonatesta