Non esiste una data certa che testimoni con esattezza l’anno di nascita della banda di Francavilla Fontana, certamente una delle più rinomate del Sud Italia. In base a quanto riportato da Antonio Cezza su Quotidiano del 23 e 24 novembre del 1980, la data di costituzione sarebbe il 1879, facendo riferimento alla quale in città fu festeggiato anche il primo centenario nel 1979. Ma le ricerche storiche svolte da Giuseppe Cafueri, confortate da altri documenti ufficiali, parlano di un concerto bandistico in città già nel 1851, quando capobanda era un certo Alfonso Grassi. Questa data è confortata dall’elenco delle bande musicali della Provincia di Terra d’Otranto, conservato nell’Archivio di Stato di Lecce, sottoposte all’approvazione da parte dell’Intendente della stessa Provincia; da esso risulta il 7 marzo del 1851 come data di approvazione della banda. E addirittura si parla anche del numero di bandisti, ventuno per l’esattezza, guidati dal capobanda Grassi, musicante di 26 anni. A dare forza alla teoria del 1851 quale anno di nascita della banda di Francavilla ci sono poi alcune deliberazioni municipali. Con una di esse il Comune, per festeggiare l’onomastico di Giuseppe Garibaldi, il 19 marzo 1861, elibera le spese per la banda cittadina, assieme a quelle per l’illuminazione. Altre delibere sono poi riferite all’acquisto di uniformi e di strumenti per l’organico della banda. E a proposito di divise, va segnalato un episodio: in un documento datato 21 settembre 1878 il Prefetto di Lecce scrisse al sindaco di Francavilla dicendo di non approvare la nuova uniforme della banda musicale, e aggiungendo di non approvarla finché «non siano tolti i fregi alle maniche ed il coprinuca all’elmo». Evidente quindi che l’uniforme avesse sembianze del tutto simili ad una divisa militare. L’approvazione arrivò infatti il 10 marzo dell’anno successivo, da parte del Comandante la Divisione di Bari. Quanto al servizio musicale, fino ai primi anni novanta dell’Ottocento la banda era obbligata a svolgere la propria attività soltanto nell’ambito cittadino, una forte limitazione dunque, visto che la banda aveva raggiunto livelli musicali altissimi che la collocavano tra le grandi bande del momento. Sull’Amico del Popolo del 29 giugno 1890 si leggeva che la banda «cerca di suonare pezzi difficilissimi e con molta precisione ed esattezza…noi vorremmo però che girasse nei paesi circonvicini, si facesse conoscere, sentire…». La banda, infatti, cosa eccezionale per quei tempi, in repertorio aveva il secondo atto di Rigoletto di Verdi e «La danza delle ore» da La Gioconda di Ponchielli. Nel 1892 il Consiglio Comunale pubblicò un avviso di concorso per soli titoli, per scegliere il nuovo capomusica della banda municipale, concorso che fu vinto da Luigi Lambendola che dirigeva la banda dal 1977. Ma appena due anni dopo, Lambendola era costretto a dimettersi dall’incarico per sopravvenuti problemi di salute e nel 1894 l’amministrazione comunale affidò l’incarico al maestro Natale Castrignano, che restò a Francavilla fino al 1908 con il doppio incarico di maestro e di direttore della scuola di musica. In quell’anno fu infatti bandito un altro pubblico concorso, il cui bando fu spedito addirittura a trentadue sindaci di tutta Italia e pubblicato sui giornali a maggiore tiratura nazionale. Dal concorso, espletato nel 1909, uscì vincitore il maestro Giovanni Rinaldi. Da notare che al terzo posto si classificò un altro grande della cassarmonica: il maestro Ernesto Abbate. Il bando di concorso prevedere il possesso di specifici requisiti, il primo dei quali era il diploma o la licenza acquisiti in un Collegio Musicale del Regno; a parità di titolo era prevista una prova di composizione, armonia e strumentazione per banda. Il maestro Rinaldi rimase alla guida della banda dal 1909 fino al 1924, anche se la banda, nel periodo della Prima Guerra Mondiale, come avvenne per tutti i concerti bandistici, non fu costituita. E fu proprio il maestro Rinaldi a usare per la prima volta, nell’esecuzione dell’Aida di Verdi, le trombe egiziane (che poi sarebbe più corretto chiamare “trombe romane”) fuori dalla cassarmonica, sui balconi. Nel 1925 a Rinaldi successe il maestro De Girolamo, che restò alla guida della banda per due stagioni, prima che la soppressione dei consigli comunali con l’avvento fascista portasse alla costituzione degli istituti podestarili, il che significò una battuta d’arresto per la banda di Francavilla. Intanto il maestro Giuseppe Tardivo aveva costituito la banda dei balilla. L’anno 1930 vide la nascita a Francavilla di una grande banda, con sessanta elementi e diretta dal maestro Mario Maci; ma non furono anni felici quelli che seguirono, che videro la banda coinvolta in alterne vicende, con le direzioni dei maestri Giosuè Alimento nel 1931/1932 e Luigi Guarino nel 1933. La banda non vide più la luce per tutto il periodo del secondo conflitto mondiale e addirittura fino al 1958. Fu quello l’anno della rinascita della banda (nel 2008 l’amministrazione del Concerto festeggia i cinquant’anni dalla ricostruzione), grazie all’interessamento degli amministratori dell’epoca e dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali (Anbima), che riuscirono a mettere in piedi un concerto bandistico di elevata qualità, affidandone la direzione al maestro Salvatore Serra, che affiancato dalla figlia Alba, una delle prime direttrici di banda a comparire in Puglia, restò alla guida della banda fino alla stagione artistica 1964. Diversi furono i riconoscimenti che la banda di Francavilla ricevette sotto la guida del maestro Serra, tra cui il «Flicornino d’oro» al concorso nazionale indetto dalla Rai e presentato dal compianto Mario Riva. Il merito di ciò va assegnato senza dubbio a Quirino Maiani, flicornino abruzzese già noto tra le fila della storica banda di Lecce. ed ancora la medaglia d’oro nel 1961 a Roma, da parte dell’Ente Turismo. Infine i successi ottenuti nel Principato di Monaco. Nel 1965 salì sul podio della banda di Francavilla Alba Serra, caso raro in Italia di donna direttrice d’orchestra e unico nel mondo bandistico. Vi restò però per una sola stagione; l’anno successivo fu chiamatio dall’amministrazione comunale il maestro Michele Lufrano, un altro grande nome della cassarmonica, compositore di marce e di poemi sinfonici. Vi rimase fino al 1978; nel frattempo, nel 1974, la banda approdò in televisione nella rubrica «Musica in piazza». Dal 1979 al 1982 un altro grande maestro: Raffaele Miglietta, seguito sul podio nel biennio successivo da Michele Santaniello che fece da staffetta ai tre bienni del grande Gioacchino Ligonzo (1985/1991). Nel 1992 torna a dirigere la banda un’latra donna: Barbara Albani. Come la Serra, anche la Albani vi restò per una sola stagione. Nel biennio 1993-1994 è la volta di Geardo Garofalo, il maestro-filosofo, compositore e direttore d’orchestra. Infine, dal 1995 sino ad oggi, Ermir Krantya, direttor d’orchestra della radio televisione albanese e del Teatro dell’Opera di Tirana. E proprio la prima stagione del maestro Krantja coincide con un’importante trasferta della banda, a Spoleto per il «Festival dei due Mondi». Il Classico Gran Concerto Musicale municipale Città di Fancavilla Fontana anche per quest’anno è diretto dal maestro Ermir Krantja e presenta i solisti: Ciro Sampietro, flicornino concertista;  Emanuele Spagnulo, flicornino solista; Cosimo Moro, flicorno tenore; Piero Dituri, flicorno baritono e Tristano Tassone, clarinetto concertista.