Nel mese di dicembre prosegue la programmazione internazionale dell’Arena Live di Carpignano Salentino (Le) tra reggae, hip hop, rock e soul. Martedì 7 dicembre torna nel Salento una superstar del reggae internazionale, il giamaicano Junior Kelly. Dopo le hit "Love so nice", "Smile", "Blaze", "Rasta should be deeper", l'artista di Spanish Town è nel Salento per presentare il suo ultimo lavoro "Red Pond", uscito a cinque anni di distanza dal precedente "Tough Life". In questo album Junior Kelly collabora in quasi tutti i brani con la Fire House Crew, una delle migliori bands della scena giamaicana e dalla fine degli anni ottanta un efficacissimo team produttivo che ha realizzato consistenti hits ‘new roots’ con personaggi come Luciano, Anthony B, Capleton e Sizzla. In apertura Biggie Bash, Boomdabash, Blazon e Kooloometo Sound.


All'inizio è Waltham Park Road a Kingston: è qui che nasce Keith Morgan (vero nome di Junior Kelly), luogo nel quale l'artista trascorre la sua infanzia prima di trasferirsi a Spanish Town con la famiglia. Ed è proprio nella vecchia capitale della Jamaica che si dipana la storia travagliata ma coraggiosa dell'artista. Una grande forza di volontà e l'amore spasmodico per le vibrazioni reggae permettono a Junior Kelly di non arrendersi mai, anche nei momenti più bui. Kelly è un testimone eccezionale di cosa sia la violenza in Jamaica, avendone subito le conseguenze in maniera diretta. Ha appena 13 anni quando il rumore sinistro delle armi gli porta via il fratello maggiore Jim, affermato deejay con militanza nel Kilymanjaro Sound System. Il dolore è immenso e una famiglia fino ad allora felice, cade nel baratro della disperazione. Junior ricorda con vivida memoria quel periodo, anche perchè segnerà definitivamente il destino dell'artista. Nessuna voglia di vendetta. Il miglior modo per onorare la memoria del fratello è quello di continuare la sua missione raccogliendone l'eredità spirituale e musicale. Così Junior Kelly attraversa freneticamente tutta l'isola con lo scopo di fare apprezzare la sua potente voce e per fare ascoltare le sue lyrics di redenzione e giustizia. Sulla strada incontra molti produttori mediocri che preferirebbero fargli cantare testi scadenti e violenti. Il rifiuto di Junior Kelly è perentorio visto che non è alla ricerca di un facile successo. Grazie alla sua perseveranza si esibisce in diversi festival jamaicani anche se bisogna aspettare il 2000 per assistere alla definitiva consacrazione della bravura di Junior Kelly, grazie al singolo "If Love So Nice" che resta per ben 15 settimane al numero uno della classifica Giamaicana. Poco dopo arriva l'album dall'omonimo titolo che permette all'artista di farsi conoscere in tutto il mondo. La tune "If Love So Nice" racchiude il messaggio che Junior Kelly cerca di diffondere in ogni canzone, o meglio la capacità di affrontare i problemi reali del suo popolo. Nella canzone si parla di AIDS e l'artista nel ritornello canta "se l'amore è così bello, mi dici perchè il male è così cattivo". Il tutto supportato da una ottima base sonora che rielabora splendidamente "Stir It Up" di Bob Marley. Sono trascorsi 15 anni da quando Junior Kelly ha cominciato a fare musica e tutto quello che finalmente raccoglie rappresenta il frutto di chi ha sempre creduto nella mission senza mai perdersi d'animo. "Alcuni dicono che la cultura nella musica è una forma d'arte che sta morendo, ma non è così. Ci sono artisti come me che cercano di elevare la nazione con parole che ognuno può ascoltare e metterle in pratica. Purtroppo le radio non dedicano molta attenzione a questo tipo di canzoni. I due album che seguono, "Rise" e "Juvenile", non fanno che confermare il grande talento e il magnifico sound che riesce a sviluppare l'artista. Nel 2003 esce per la VP l'album "Smile" con un Junior Kelly ancora più maturo. A questi si susseguiranno svariati album come Bless, Kings of Zion, Tough Life fino ad arrivare al suo ultimo lavoro “Red Pond” uscito lo scorso aprile, dopo cinque anni di silenzio. In questo album Junior Kelly collabora in quasi tutti i brani con la Fire House Crew, una delle migliori bands della scena giamaicana e dalla fine degli anni ottanta un efficacissimo team produttivo che ha realizzato consistenti hits ‘new roots’ con personaggi come Luciano, Anthony B, Capleton e Sizzla. Un album ‘Red Pond’ in cui Junior fa alla grande quello che sa fare meglio e cioè scrivere e cantare canzoni di redenzione con grande sincerità e passione.