In data odierna sono stati ricoverati presso l'Osservatorio faunistico della provincia di Lecce (Museo di Calimera) due esemplari di Caretta caretta in difficoltà.
Di particolare interesse scientifico il fatto che uno dei due è un soggetto giovanissimo che misura appena 15 cm di lunghezza, verosimilmente nato da una nidiata schiusasi quest'estate.
I primi anni di vita delle tartarughe marine sono ancora, in gran parte, un mistero e perciò non è dato sapere se questo giovane "post hatchling" sia venuto alla luce su una delle spiagge salentine o meno. Resta il fatto che tale evento è piuttosto raro e importante dato che nei primi anni di vita il tasso di mortalità delle Caretta caretta è molto alto.
La giovanissima tartaruga, ribattezzata Agostino, presenta un grave stato di assideramento e debilitazione, ma fortunatamente la prognosi emessa dal veterinario responsabile, dott. Gianluca Nocco, è favorevole.
Agostino è stato avvistato sulla spiaggia di Torre dell'Orso dal Gruppo ciclistico triathlon di Calimera.
Il secondo esemplare, ribattezzato Iulia, è stato rinvenuto capovolto sul carapace in località Campeggio, tra Torre Rinalda e Casalabate, da Emanuela Solazzo che ha contattato immediatamente la Capitaneria di porto di Otranto e ha lasciato l'animale in consegna alla darsena di Casalabate, in attesa che il personale del centro calimerese ne effettuasse il recupero.  Iulia misura solo 28 cm per un peso di 2,6 kg e presenta una situazione clinica più preoccupante: un amo conficcato in esofago e lesioni alla pinna anteriore destra indotte da una lenza che si era attorcigliata intorno alla pinna.
Lo staff dell'Osservatorio le ha somministrato terapia reidratante, vitaminica e antibiotica; le lesioni alla pinna sono state suturate, in attesa di effettuare ulteriori indagini mediche.
Non appena le condizioni cliniche saranno stabili, le tartarughe saranno trasferite presso la Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli per essere affidate alle cure della dott.ssa Flegra Bentivegna.

Chiunque avvistasse una tartaruga marina o qualsiasi altro animale selvatico in difficoltà può contattare il museo di Calimera al numero 3206586558, 24 ore su 24.

   Gianluca Calò