Alla Masseria Ospitale sulla Lecce-Torre Chianca prosegue anche a dicembre l'appuntamento settimanale con il Giovedì colturale a base di arte, musica e gastronomia. Esibizioni live, presentazioni di libri, mostre d'arte saranno infatti accompagnate dalle specialità del ristorante della masseria con menù speciali.


Giovedì 16 dicembre alla Masseria Ospitale sarà protagonista la chitarra flamenco di Checco Leo. Nato come chitarrista classico e sassofonista jazz, Checco Leo dopo un lungo soggiorno in Spagna, approda in ultimo nel vasto mondo della chitarra flamenco. Tappe fondamentali del suo percorso musicale sono gli incontri con Brandford Marsalis per il sax, Maurizio Colonna per la chitarra classica, Oscar Herrero e Juan Lorenzo per la chitarra flamenco. Con questi si specializza nell’accompagnamento al Baile, intraprendendo così una lunga serie di esibizioni, sia come solista che come accompagnatore. Sempre spinto dall’amore per la musica etnica, frequenta con successo presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce il “Corso Triennale Di Musica Popolare” tenuto, per la specializzazione di chitarra, dal Maestro Maurizio Colonna. Al fianco del Maestro J.Lorenzo svolge una certo numero di concerti. Contemporaneamente si impegna seriamente nel campo della ricerca etno-musicogica scoprendo tutta una serie di analogie e parallelismi tra le culture musicali dell'Andalucia e del Salento. Mette così in piedi un progetto dal nome "Tra Flamenco e Salento" dal quale nascerà un vero e proprio spettacolo musicale dall'omonimo titolo. In seguito crea una vera e propria compagnia dal nome "Jaleo" con la quale si esibisce in tournèe su tutto il territorio italiano ed in particolare nelle piazze ed i teatri salentini. Musicista poliedrico, si muove agevolmente all’interno di ritmi e armonie popolari andaluse, mediterranee e latino-americane (Cuba, Brasile, Ande) facendo uso, tra l’ altro di strumenti etnici a corda (Charango, Cuatro Venezolano) e a fiato (Quena , Sikus, Ciaramella). La tecnica della chitarra flamenco, che sapientemente fonde con l’ armonia popolare salentina, lo fa apparire musicista non soltanto virtuoso, ma anche squisitamente moderno.