Il 21 gennaio 2011 il primo incontro conoscitivo presso la Sede del Parco ad Andrano.
Quattro rappresentanti delle associazioni ambientaliste, cinque degli operatori economici, uno delle organizzazioni sindacali, uno delle pro-loco o APT, uno per ogni Centro di Educazione Ambientale dell’area ed infine tre rappresentanti del mondo della ricerca e dell’istruzione. Questi i componenti della Consulta del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto - S.M. di Leuca e Bosco di Tricase” che, così come previsto dallo Statuto dell’Ente all’art. 19 (reperibile nella sezione “normativa” su www.parcootrantoleuca.it), saranno nominati dal Presidente. Il Consesso, con funzioni propositive e consultive, è l’organismo che consentirà alla comunità del Parco di condividere le scelte di pianificazione e programmazione più significative per il territorio.
“Questo è un importante momento di vita democratica partecipata, a cui tutte le componenti sociali sono chiamate a contribuire, sinergicamente, per rafforzare quel laboratorio di idee che il Parco rappresenta per lo sviluppo sostenibile e responsabile del nostro territorio. Invitiamo pertanto tutti gli interessati alla prima riunione conoscitiva che si terrà alle ore 18.30 il 21 gennaio c.a., presso la sede del Parco , nelle Sale del castello Spinola-Caracciolo di Andrano”, l’invito è del Presidente del Parco, ing. Nicola Panico, a tutti i portatori di interesse dell’area Parco che vogliano, con il loro apporto, contribuire alla costruzione di una comunità democratica e propositiva.
I componenti della Consulta avranno lo scopo di confrontarsi e fare proposte in materia di iniziative e progetti. Nello specifico, la Consulta potrà proporre modifiche o integrazioni dello statuto, partecipare alla redazione del regolamento del Parco, cooperare con soggetti operanti nel territorio, partecipare ad attività di educazione ambientale, culturale, promozionale di studio e di ricerca.
La comunità del Parco, costituita da operatori che già da anni testimoniano una vivacità culturale consolidata e un importante mosaico di iniziative culturali, ambientali, economiche e turistiche, richiede oggi un progetto di sviluppo il più possibile condiviso e di lungo respiro, che sappia coniugare la crescita economica con la solidarietà e la sostenibilità, con l’ambizione di poter diventare presto un modello da esportare anche fuori dai propri confini.