Prosegue con un doppio appuntamento l’articolato programma di Officine della Musica il progetto realizzato dal Comune di Lecce, in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati, vincitore del bando “Interventi a favore della produzione musicale indipendente” nell'ambito di Giovani Energie in Comune, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani grazie al quale le Officine Cantelmo diventano parte integrante del Sistema Musicale Puglia voluto e costruito da Puglia Sounds attraverso un network di luoghi, artisti e imprese. di registrazioni, service audio, ma anche registi, giornalisti e scrittori.

 

Venerdì 25 febbraio (ore 17.00 – ingresso gratuito) quarto appuntamento per "La musica, la storia e chi la scrive", un ciclo di seminari dedicati al giornalismo e alla critica musicale, realizzati in collaborazione con l’Università del Salento e l'Ordine dei Giornalisti della Puglia, che apriranno una finestra sulla storia della musica e sulla critica musicale. Alberto Campo terrà una lezione su La musica ai tempi di internet. Cronista e critico musicale, Campo è collaboratore dei quotidiani La Repubblica (dal 1989) e Il Sole 24 Ore (dal 2010); caporedattore del mensile specializzato Rumore (dal 1992); senior editor della sezione Pop de Il Giornale della Musica (dal 2008). Ha collaborato con numerose testate (D – La Repubblica delle Donne, Musica!, Panorama, Il Manifesto, Rolling Stone e molte altre). È autore di numerosi saggi, tra i quali, “Get Back! I giorni del rock” (Laterza, 2004), “Fedeli alla linea: dai CCCP ai CSI” (Giunti, 1997), “Nuovo? Rock?! Italiano!” (Giunti, 1996) e “Rockin’ USA” (insieme a Guido Chiesa - Arcana, 1986). Su Radio RAI ha curato e realizzato i programmi Stereonotte, Stereodrome, Planet Rock e Suoni & Ultrasuoni (1987/1999). Curatore di sezioni dell’Enciclopedia Universale di Musica Leggera e opinionista ad Atlantis (2003/04); direttore artistico di Radio Flash a Torino (1995/1998). Dal 2004 è condirettore artistico di Traffic – Torino Free Festival (dal 2004).

 

Sabato 26 febbraio (ore 22.00 – ingresso 7 euro, 5 euro ridotto per studenti, solo in prevendita) terzo live delle Officine della Musica con l’atteso concerto dei Radiodervish, affiancati sul palco dalle band Kenga (progetto che nasce nel 2010 da un’idea di Giovanni Saccomanno, ex cantante degli Otakatroi, e dall’unione di artisti provenienti da esperienze musicali diverse), Loradianna (si affaccia sulla realtà musicale salentina solo da un anno circa, in duo con Davide Grazioli che ha arrangiato i suoi brani e in trio con il poliedrico musicista Vincenzo Urso), An Apple A Day (duo che propone brani propri in lingua inglese e spagnola abbracciando sonorità unplugged e cantautoriali in chiave acustica e in stile pop), selezionate tra quelle iscritte al sito www.officinedellamusica.org.

 

I Radiodervish, fondati nel 1997 da Nabil Salameh e Michele Lobaccaro nel tempo, partendo da una matrice world, hanno moltiplicato le esperienze musicali in ogni direzione, lasciando tracce di questo ricco percorso anche a livello discografico lavorando sempre in stretta collaborazione con il talento musicale Alessandro Pipino. Alle Officine Cantelmo con loro tre sul palco ci sarà anche il percussionista Riccardo Laganà.

 

Dopo il primo album “Lingua contro lingua” (1998 - Polygram / I Dischi del Mulo), prodotto da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, con “Centro del mundo” (2001 - Cosmasola / Il Manifesto) la band pugliese ha definito appieno una poetica e una visione del mondo, schierata dalla parte di quell’umanità nomade e sradicata che affolla oggi le grandi città d’Italia e d’Europa. Successivamente, i Radiodervish hanno realizzato un lavoro intorno ai versi del mistico persiano Rumi, consegnato all’album “In search of Simurgh” (2004 - Cosmasola / Il manifesto) prodotto da Saro Cosentino e distribuito anche in Giappone, Cina, Taiwan e Corea. Le melodie, i personaggi e le vicende narrate nel disco si intrecciano ad “Ali di Polvere”, scritto di Teresa Ludovico, dando vita ad uno spettacolo, una suite orientale in cui le canzoni e le musiche dei Radiodervish sono accompagnate in scena dalle letture di Teresa Ludovico. Nel 2006, una tournée teatrale “Amara Terra Mia” insieme all’attore Giuseppe Battiston, un tributo a Domenico Modugno e un lavoro video con Franco Battiato hanno caratterizzato una fase di lavoro molto densa e ricca di nuovi stimoli creativi, documentata in un cd più dvd (Amara terra mia – Radiofandango / Cosmasola) di grande fascino. Nel 2007, la pubblicazione de “L’immagine di te” (Radiofandango / Cosmasola) disco di canzoni inedite prodotto da Franco Battiato che porta a compimento una vera e propria svolta pop, consolidando la collaborazione con l’etichetta di Domenico Procacci, Radiofandango, avviata con l’operazione “Amara terra mia”.

 

Tra il 2008 e il 2009 una serie di produzioni speciali, sempre accompagnati da Alessandro Pipino, su alcuni dei più importanti palcoscenici italiani con attori come Valter Malosti nello spettacolo Con le radici al Cielo o con scrittori come Carlo Lucarelli in Note sull’Ottava Vibrazione. Inoltre la formazione è stata impegnata ne Le Porte dell’Occidente, progetto di residenza teatrale che si è svolto nel castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari. L’attività dei Radiodervish ha trasformato il castello in un contenitore culturale, luogo privilegiato di incontro e dialogo fra linguaggi e culture , attraverso un percorso artistico che ha coinvolto numerosi ospiti nazionali e internazionali lasciando un segno nel processo creativo di Beyond the Sea. Infine una tournée assieme all’Orchestra Araba di Nazarteh che ha debuttato a Maggio 2009 sul palcoscenico dello storico Tzavta Theater di Tel Aviv e proseguito in Italia nel mese di giugno. La pubblicazione “Beyond the Sea” (2009 - Princigalli Produzioni / Il Manifesto) sancisce la maturità musicale dei Radiodervish: una nuova fase di quella Babilonia dell’anima dalla quale i Radiodervish provengono e alla quale continuamente si riferiscono. Saro Cosentino ha curato la produzione artistica del disco. Ospiti di eccezione: Solisti dell’Orchestra Araba di Nazareth (Nizar Radwan, oud e violino; Issa Awwad, kanoun; Lubna Salameh, voce), Zohar Fresco alle percussioni. Il recente Bandervish è l’ottavo album dei Radiodervish, alcune delle loro più note canzoni riarrangiate da un giovane talento del jazz come Livio Minafra dove i suoni delle processioni pugliesi si mescolano con i canti sufi nelle strade di Gerusalemme e di Beirut.