"...un piatto musicale che ci offre ritmi forsennati, incalzanti, sospinti dall'incessante martellare degli strumenti. Dietro questo martellare, poi, si alzano cori che hanno il sapore di un eco subito spazzato via dalla voce sporca che immediatamente riprende l'attitudine aggressiva e puramente da strada che il sound richiede..."
Intervista ai Rayon:
F. A. - Francesco Aprile
R. - Rayon
F. A. - Quale componente vi affascina di più nelle sonorità anni '80?
R. - Noi siamo nati sotto le sonorità anni ’80, siamo rimasti intrappolati in quel periodo, tutto ciò che è venuto dopo è come se per noi non fosse mai esistito. Quello che ci affascina di più comunque è la spensieratezza, l’allegria, la voglia di gridare, la voglia di vivere, il divertimento di quelle sonorità.
F. A. - La musica, oltre che un discorso di sonorità ed emozioni, è anche un discorso di socialità. Nel senso che spesso si è visto come un dato movimento culturale sia riuscito a sfociare in musica, oppure la musica ha attinto da un certo background sociale. La vostra musica, in che modo attinge e può attingere da un determinato background sociale?
R. - Come per ogni genere musicale, vi è sempre una situazione sociale alle spalle, da cui scaturiscono tutte le forme artistiche. Noi viviamo la vita come la vivevano quelle generazioni, per questo anche la nostra musica cerca di rappresentare quegli anni, tentiamo di trasmettere a chi ci ascolta la bellezza di quel periodo, che oggi come oggi poco si respira.
F. A. - Vicersa, è vero anche il contrario. Dunque, in quale maniera la passione per la vostra musica ha potuto influenzare scelte di vita o altro?
R. - Le due cose naturalmente sono molto correlate, l’una influenza l’altra, quindi è difficile distinguere dove inizia o finisce la musica e la vita.
F. A. - Musicalmente, a chi o cosa vi ispirate?
R. - Generalmente a tutto il panorama Americano Hard Rock ’80, con sfumature della NWOBHM. Ovviamente la musica dei Rayon non si chiude solo qui, essa unisce varie sonorità creando uno stile totalmente unico.
F. A. - Nella vostra musica, quanto peso hanno le vostre influenze?
R. - Le influenze sono molto importanti, ma cerchiamo sempre e solo di metterci qualcosa di nostro, di rendere unico tutto ciò che creiamo.
F. A. - Parlate, liberamente, della vostra musica.
F. A. - Quale componente vi affascina di più nelle sonorità anni '80?
R. - Noi siamo nati sotto le sonorità anni ’80, siamo rimasti intrappolati in quel periodo, tutto ciò che è venuto dopo è come se per noi non fosse mai esistito. Quello che ci affascina di più comunque è la spensieratezza, l’allegria, la voglia di gridare, la voglia di vivere, il divertimento di quelle sonorità.
F. A. - La musica, oltre che un discorso di sonorità ed emozioni, è anche un discorso di socialità. Nel senso che spesso si è visto come un dato movimento culturale sia riuscito a sfociare in musica, oppure la musica ha attinto da un certo background sociale. La vostra musica, in che modo attinge e può attingere da un determinato background sociale?
R. - Come per ogni genere musicale, vi è sempre una situazione sociale alle spalle, da cui scaturiscono tutte le forme artistiche. Noi viviamo la vita come la vivevano quelle generazioni, per questo anche la nostra musica cerca di rappresentare quegli anni, tentiamo di trasmettere a chi ci ascolta la bellezza di quel periodo, che oggi come oggi poco si respira.
F. A. - Vicersa, è vero anche il contrario. Dunque, in quale maniera la passione per la vostra musica ha potuto influenzare scelte di vita o altro?
R. - Le due cose naturalmente sono molto correlate, l’una influenza l’altra, quindi è difficile distinguere dove inizia o finisce la musica e la vita.
F. A. - Musicalmente, a chi o cosa vi ispirate?
R. - Generalmente a tutto il panorama Americano Hard Rock ’80, con sfumature della NWOBHM. Ovviamente la musica dei Rayon non si chiude solo qui, essa unisce varie sonorità creando uno stile totalmente unico.
F. A. - Nella vostra musica, quanto peso hanno le vostre influenze?
R. - Le influenze sono molto importanti, ma cerchiamo sempre e solo di metterci qualcosa di nostro, di rendere unico tutto ciò che creiamo.
F. A. - Parlate, liberamente, della vostra musica.
Il nostro intento è proprio quello di trasmettere queste emozioni a chi ci ascolta.
