Un'azione del gruppo di Contrabbando Poetico, dal luglio 2011, estrapolata dalla pratica del De-Noted - o dello scrivere disegnare sulle banconote - reinserita in un contesto diverso, riconcettualizata, rideterminata, esplicitata attraverso una pratica deoggettivante che libera il desiderio dalle gabbie meccaniche della spersonalizzazione, restituendolo alle dinamiche della poiesi.

Contrabbando poetico è un gruppo di ricerca e protesta artistica formato da giovani sotto i 30 anni, con sede a Lecce e Roma, con l'obiettivo di indagare le modalità, i mezzi, gli assetti e le strutture dei supporti, delle connessioni dell'opera in relazione allo spazio sociale, incanalando le tensioni del contesto storico nel tracciato artistico.

 
Paul Watzlawick in “Pragmatica della comunicazione umana” delinea gli assiomi della comunicazione per cui, secondo lo stesso, non può non esistere comunicazione in quanto ogni comportamento invia un segnale. Per Simmel ogni persona risulta essere in relazione con gli altri e, in virtù di questo, l’essere si esplicita nella reciprocità mutuata dallo scambio in quel concetto di oggettivazione del desiderio che il denaro viene a rappresentare. Il desiderio, smarrita la componente soggettiva-irrazionale, si manifesta per effetto dello scambio di denaro, o dell’oggettivazione del desiderio, nella mutata materia dei “sogni”. La società che, tramite bombardamento mediatico, trasforma l’irrazionale, che nella mente si cela in quel rapporto fra uomo e mondo, in manipolazione logica derivata da strategie di mercato delinea, anche, l’annichilimento del soggetto in virtù di quel portare alle sue estreme conseguenze l’individualismo da metropoli, da villaggio globale – unificato appunto, e scioglie e cancella l’unicità dell’aura che avvolge il desiderio esplicitato nell’oggettivazione della spersonifacazione: il denaro o del desiderio del terzo millennio. Procedere attraverso una pratica di destrutturazione di una certa pragmatica del desiderio, liberare il denaro dalle gabbie speculative di strutturazioni logistiche che annullano il desiderio in virtù della sua oggettivazione meccanica, restituirlo, dunque, ad una pratica poietica destabilizzata che in un contesto sociale schematizzato scontorna il desiderio da una oggettivazione meccanica per portarlo sull’unicità soggettiva propria di quel concetto di felicità che è comune denominatore della pratica quotidiana del desiderio, inchiostrandolo attraverso una circolazione deoggettivata a comuni pratiche di responsabilizzazione civica e continua ricerca dell’altro. Che il non piegarsi a logiche che sono scelte tipiche della convenienza è indicativo dell’aprirsi alla speranza. Contrabbando Poetico è una presa di posizione. Di coscienza. È consapevolezza che il tempo per tornare indietro stringe. Col passare degli anni. C’è questo che alle spalle si lega, in questa pratica di deoggettivazione – nel mentre Contrabbando Poetico si scrive, invece, sull’oggettivazione, per una liberazione del desiderio, della poiesi, di una supremazia poietica sulla fredda tecnica del fallimento politico-monetario.

Francesco CP Aprile

Foto e logo sono realizzati da Valentino CP Curlante