Casarano (Le), 12 settembre 2011. Si è concluso anzitempo, per l’equipaggio salentino formato da Rudy Lucrezio e Mauro Plantera, il 33°Rally di Pico, settimo e penultimo appuntamento del Challenge Rallies Nazionali di Settima Zona disputatosi lo scorso fine settimana in provincia di Frosinone . Il duo portacolori della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team, in lotta per la vittoria assoluta nel Challenge, è stato infatti costretto al ritiro, a metà gara, per un guasto di natura meccanica verificatosi sulla loro Renault Clio Rs light.
Malgrado la sfortunata circostanza, il detentore del titolo assoluto nel Campionato Interregionale Rallies & Velocità, ha comunque onorato nel migliore dei modi la sua partecipazione alla gara ciociara, riuscendo a costruire, fino a  prima di essere appiedato, un risultato che lo aveva visto occupare costantemente la seconda posizione di classe A7.
Una condotta di gara convincente quella di Lucrezio e Plantera, impostata al raggiungimento del massimo obiettivo ma  bruscamente interrotta, lungo i primi chilometri della quinta prova speciale,  dalla rottura dello spingidisco  della frizione. Stop forzato quindi, anche se restano soddisfacenti le indicazioni tecnico-sportive emerse; Lucrezio, che non subiva una battuta d’arresto per rottura meccanica dal settembre del 2007, ha infatti dimostrato grande capacità di adattamento ai vari imprevisti (la gara si è corsa in massima parte in notturna), mostrando una buona tecnica di guida e una notevole velocità di base che sono il miglior presupposto per raggiungere buoni risultati.
Anche se questa battuta d’arresto non pregiudica di molto la rincorsa al titolo di zona (gara conclusiva tra meno di due settimane a Ruffano) l’alfiere casaranese che resta secondo nel Challenge con un distacco di 6,5 punti dalla vetta, non nasconde una punta di rammarico per lo sfortunato epilogo occorso. “Un buon risultato visto l’andamento di gara era sicuramente alla nostra portata, per questo c’è un po’ di amarezza. Eravamo partiti  molto bene anche se non stavamo dando il massimo, era importante essere competitivi e lo siamo stati. Siamo felici per i tempi fatti segnare ma queste purtroppo sono cose che sfortunatamente accadono e bisogna saperle accettare. Le corse sono così e non si può recriminare. È vero, sulla carta questa battuta d’arresto ha avuto poche ripercussioni sulla mia classifica, i giochi potevano anche chiudersi qui”.

Alessandro Rizzo