Non esiste un viaggio che non possa lasciare dentro l’animo un angolo della terra visitata. Ma esistono anche viaggi che l’animo lo cambiano del tutto, e le mete toccate diventano una sorta di seconda patria. Succede lo stesso ad Alessandro Carriero con la «sua» Africa descritta e narrata nel romanzo Hakuna matata (Edizioni Tracce), una storia che non si esaurisce nelle poco meno di cento pagine di cui si compone il libro di Carriero, medico e docente universitario, attualmente direttore della Cattedra di Radiologia all’Università «Amedeo Avogadro» di Novara. Ma va oltre i confini del semplice romanzo e dell’ordinaria  lettura, per condurre il lettore in una terra, il Kenya, a cui Carriero da alcuni anni dedica una parte consistente del suo impegno, della sua professione e della sua vita. Il romanzo, dunque, è la giusta risultante dell’esperienza vissuta dall’autore nei paesi del terzo mondo. «La riscoperta di alcuni valori come i legami d’amicizia, il vincolo con la terra, il silenzio di quei luoghi dimenticati dall’uomo, la lentezza dello scorrere del tempo e degli avvenimenti – scrivono Ubaldo Gicomucci e Francesca Prattichizzo nella loro prefazione al romanzo - fanno da cornice all’intera storia, che prenderà un tracciato del tutto nuovo proprio quando la vicenda sembra concludersi. Un commovente romanzo da leggere tutto d’un fiato, in cui il reale sembra misto di favole antiche e dimenticate, di storie attorno al fuoco, di parole non dette, di sguardi penetranti, di un amore così lontano dai nostri giorni da apparire invincibile. Un cammino interiore in una parte del mondo che più che una Terra, è uno stato d’animo». Hakuna matata, infatti, è scritto in prima persona, una scelta narrativa che rende ancora più «reale» il racconto, a cominciare dall’incontro con Makondi che porterà l’autore-protagonista a rivedere una serie di considerazioni sul mondo dell’Africa. Hakuna matata non è un certo un romanzo in stile Dickens, ma con il romanziere britannico condivide il fine: far riflettere il lettore ancor prima che divertirlo. E questo, Carriero, lo fa davvero molto bene pur non essendo uno scrittore di professione, facendo gustare essenze esotiche e narrando di luoghi a lui molto cari. Carriero, infatti, nel 2006 ha fondato For Life Onlus, associazione che ha come scopo l’assistenza scolastica e sanitaria per i bambini, soprattutto del terzo mondo e che oggi opera in diversi paesi, soprattutto africani, ed annovera un grande numero di cooperatori. Grazie all’impegno dell’associazione, attualmente sono più di mille i bimbi che studiano nelle scuole For Life.


Giuseppe Pascali