Commentare quello che è successo al Franchi di Siena non è facile, anche se, per la verità, non c'è molto da commentare. Da un importante scontro diretto, il Lecce ne esce con le ossa rotte ed il morale sotto i tacchetti. Al Franchi, dopo la solita rete a freddo, spia di un approccio sbagliato alla gara, i giallorossi hanno sfoggiato le lacune di sempre: distratti in difesa ed innocui in attacco. I rimedi, che il tecnico Di Francesco cerca di apportare, non si vedono e la squadra appare, ora più che mai, in balia delle onde. Alcuni giocatori, inoltre, non danno neanche l'impressione di voler lottare più di tanto per la maglia del Lecce. A questo punto la frittata è fatta, ma, fortunatamente per i giallorossi, la classifica è ancora corta. Se non avesse avuto la penalizzazione di sei punti, l'Atalanta sarebbe in testa con dieci punti. E' proprio dagli orobici che il Lecce dovrebbe prendere esempio, una squadra data per spacciata sin dall'inizio del campionato sta risalendo la china come un treno in corsa. Ora, al Via del Mare affronteremo il Cagliari, altra compagine partita bene, che ha in Conti il suo giocatore simbolo. Non c'è molto da dire, bisogna soltanto giocare a calcio, mettendoci in più il cuore ed un po' di sano agonismo.

SIENA - LECCE 3-0

                                                                                                   Stefano Bonatesta