Ci sono uomini il cui nome travalica ogni confine geografico. La loro arte, la loro cultura, il loro fascinoso sapere li rende «cittadini del mondo», lasciando una scia di memoria nei luoghi dove vi sono passati. Accade questo anche per il maestro Vincenzo Alise, mariglianese di nascita ma «salentino ad honorem» per tutte le volte che vi è passato con le bande musicali che ha magistralmente diretto, anche pugliesi: da Castellana Grotte a Manduria fino a Ceglie Messapica, la «Salisburgo musicale delle Puglie», come fu definito il concerto bandistico dopo una vera e propria ricostruzione operata dal Maestro. La sua vita e la sua opera oggi trovano compendio in un lavoro editoriale,  L’”Airone”, il Maestro Vincenzo Alise, che porta la firma del Comune di Marigliano di Napoli guidato dal sindaco Antonio Sodano e della Consulta delle Associazioni Città di Marigliano presieduta da Rosa Anna Quindici, pubblicato in occasione del Maggio Mariglianese 2011. Una pubblicazione che ci è sembrato opportuno recensire quale forma di omaggio al maestro Alise, che più volte ha onorato il Salento con la sua musica. Snello e gradevole da leggere il libro, oltre alle vicende personali e artistiche del Maestro, offre spazio anche alle composizioni da lui autografate: Minuetto  e Ave Maria, oltre che ad un elenco dettagliato di tutta la sua produzione musicale. Il testo si propone dunque nella veste saggistica, una sorta di vademecum per tutti quegli «addetti ai lavori» che oggi dovrebbero volgere un po’ di più lo sguardo al passato e prendere esempio da chi, come Alise, ha fatto della banda una missione di vita. Ce ne fossero oggi, e non solo nelle bande da giro, gentiluomini dello spartito come Alise! Nel libro Giuseppe La Rocca narra la vita del Maestro, dai primi vagiti in via Dei Fiori a Marigliano fino ai primi rudimenti della musica, a soli 8 anni, nel corso degli studi elementari. Poi lo studio della tromba e il primo ingaggio come flicornino sopranino nel 1934, in uno dei concerti bandistici più prestigiosi del Sud Italia, la banda di Squinzano diretta dal maestro Gennaro Abbate. Poi gli anni della guerra, il servizio nella banda presidiaria del XV Corpo d’Armata di Genova e quindi i più grandi successi sul podio come direttore ma anche come solista e come compositore. A corollario, il libro ospita le testimonianze dei maestri Francesco Cardaropoli, Sebastiano Esposito e Vincenzo Napolitano. Cuore della pubblicazione è «L’arte musicale del Maestro Alise», dove il maestro Paolo Ciacci ricostruisce sapientemente gli inizi, le canzoni e i pezzi per banda firmati da Alise. Sessantacinque pagine dunque, per strappare a quello che sarebbe stato l’inesorabile oblio del tempo e consegnare alla storia la vita e l’opera di uno dei più grandi maestri del secolo scorso.

Giuseppe Pascali