Stando ai pronostici il romanzo “La fame delle donne” edito da Manni potrebbe vincere il Premio Strega. Il liquore tanto ambito dagli scrittori sarebbe così l’ingrediente che potrà completare il successo di questo straordinario libro. L’autrice Marosia Castoldi è nata a Milano ma è di origini napoletane. La trama, infatti, riprende questa caratteristica autobiografica perché è ambientata nel nord della Lombardia ma è arricchita dai suoni, dai profumi e dai sapori del mediterraneo. Rosa è la protagonista di un libro che regala delle sensazioni inebrianti grazie alle molteplici ricette in cui la donna si cimenta. Rimasta vedova e con una figlia ribelle da controllare Rosa cerca il suo ruolo nella società e lo fa confrontandosi con le altre donne come Tina, la vicina di casa, Caterina e Edda oppure scrutando i commensali che siedono intorno alla tavola da lei imbandita. Osserva ed esplora il mondo che la circonda attraverso le pietanze dolci o salate che siano. L’idea di raccontare una storia attraverso l’arte culinaria è senza dubbio un escamotage originale. Il talento della Castoldi poi non tradisce uno stile inconfondibile e che già l’editore Manni conosceva. Nel 2008, infatti, aveva pubblicato il racconto “Televisione”. Il monologo del testo è espresso in uno stile lineare che attira l’attenzione del lettore anzi lo incanta perché il cibo che troneggia fra le pagine allude al valore della bellezza. Non c’è ossessione in un percorso che ipnotizza con i cibi densi, oleosi, speziati, ma solo la sublimazione dell’amore. Quel sentimento che Rosa cerca in ogni sua piatto e desidera incontrare in un viaggio letterario. È solo un desiderio ma lei la chiama “fame”.   

di Paola Bisconti