Nonostante il trascorrere dei secoli le torri collocate lungo le coste del salento continuano ad osservarci. Il nostro sguardo a volte si riempie di ammirazione mentre in altre circostanze è un po’ distratto. Malgrado la consapevolezza della loro valenza storica e artistica sono davvero numerose le torri abbandonate alle incurie del tempo senza che nessuno presti loro una forma di soccorso affinchè vengano ristrutturate e “coccolate” come invece meriterebbero. Ognuna di loro conserva una storia antica e preziosa, un piccolo viaggio immaginario ci aiuterà a conoscerle. Le più antiche sorgono su una base a forma di cono e sono coronate da un cordolo su cui si innestava la parte cilindrica mentre quelle costruite in un epoca successiva presentano una forma quadrangolare che le rende decisamente più resistenti. L’altezza media delle torri è di circa dodici metri, ognuna era provvista di caditoie fatte costruire lungo la merlatura superiore da cui venivano lanciati i sassi e l’olio bollente contro i nemici.
Tra le numerose torri citiamo Torre Mozza sita ad Ugento la quale fu impiegata nella seconda guerra mondiale come postazione dei soldati ed è così chiamata perchè sin dalla prima costruzione una parte di essa crollava ogni qualvolta veniva ricostruita. A Racale, invece, si incontra Torre Suda che dopo aver terminato la funzione militare è stata chiusa ermeticamente per essere usata poi come un deposito di acqua che una volta evaporata sembrava “sudasse” ecco perché la  scelta di questo nome. Romantica e tragica è la leggenda legata alla Torre del Pizzo: si narra, infatti, che la bella Florilanda sposò Flavio, il giovane alabardiere di guardia, e nel giorno della Pasqua delle Rose la fanciulla andò vestita da sposa con un gruppo di amiche verso la torre per rivedere il suo uomo. Venuta la notte Flavio ritornò al suo posto di guardia dopo essersi attardato con Florilanda la quale a sua volta tornò a casa ma nella strada del ritorno la fanciulla perse l'orientamento e tornò indietro da Flavio il quale insospettito dal rumore assalì la donna senza accorgersene del terribile errore. Sgomento il ragazzo depose il corpo di Florilanda in una barca e con questa si allontanò per non fare più ritorno. Una delle torri più antiche è la Torre di Belloluogo, eretta nel ‘300, situata a Lecce presso Porta Napoli con una struttura tipica medioevale, qui visse Maria d'Enghien, regina di Napoli nonché contessa di Lecce. La torre contiene molte stanze e una cappella affrescata con scene che rappresentano Santa Maria Maddalena, i quattro evangelisti, Cristo Benedicente e i sette profeti. Una volta avvicinati all’entroterra ecco che scorgiamo le torri colombaie che possono apparire di sbarramento se edificate in pianura, oppure guardiole se costruite in alto in entrambi i casi sono state indispensabili per l'economia salentina perché all’interno nidificavano più di mille colombi i quali si riproducevano fino a sei volte l'anno. Si trattava di un commercio decisamente proficuo per i salentini che sfruttavano anche la colombina, una sostanza prodotta dai volatili, come concime e per la concia delle pelli. Indiscusso è il pregio della carne di questi uccelli che era definita reale e per questo era uno dei piatti prelibati dei nobili. Ora che tutto è diventato passato le torri sono rimaste come dei maestosi ornamenti di una terra che è sta difesa grazie alla loro indispensabile funzione.
 
di Paola Bisconti