“Il corpo estraneo. Una tragedia on the road” non è un saggio politico, storico, antropologico o sociologico, è molto di più! Scritto in una prosa potente e sorprendente con una vena poetica il libro invita senza dubbio alla riflessione grazie alla sensibilità di Marco Montanaro, giovane autore francavillese, che con la casa editrice CaratteriMobili ha pubblicato il suo terzo romanzo. Con un nuovo stile e argomenti molto differenti  dai precedenti lo scrittore sorprende ancora una volta regalando circa 100 pagine di pregiata letteratura. Danilo Dannoso, il protagonista della storia, si presenta con le debolezze di un ragazzo costretto a vivere mentendo agli altri e soprattutto a se’ stesso. Orfano di madre in tenera età e abbandonato dal padre che lo lascia per raggiungere il Brasile per vivere con un’altra donna, Danilo si “salva” grazie allo zio ma quello che inizialmente sembra essere una salvezza si rivela poi una prigione. Il ragazzo lavora con lo zio, senatore di un partito politico molto chiacchierato, e girando l’Italia organizza una serie di incontri culturali, eventi e dibattiti che nascondono la sua vera attività. Nella valigia che mai lascerà sono conservati i segreti che logorano l’animo di Danilo che in realtà è il corriere per un’organizzazione sotterranea che gestisce denaro sporco e cura interessi oscuri. La vita da dottor Jakill e mister Hyde gli produce un malessere interiore che sembra rivestirlo di fango, la sua seconda pelle, come descrive fra le pagine del libro. L’immagine che tende a rappresentare è quella di un’esistenza caratterizzata da imbrogli, truffe, corruzione, sotterfugi, squallore erotico e pornografico, che lo hanno intrappolato in un sistema ripugnante. Danilo vorrebbe liberarsi dalle logiche sbagliate del potere e della politica, sogna di essere intervistato in un talk show televisivo dove può dire la verità ed essere apprezzato e stimato magari come il professor D’Annoso, suo omonimo, personaggio caratterizzato da un’aurea intellettuale e di prestigio accademico. La figlia del docente universitario offrirà al ragazzo la fuga che sembra essere l’unica soluzione in seguito all’arresto dello zio di Danilo ma l’unica evasione che vorrebbe mettere in atto è quella dal suo corpo. La lotta intima del protagonista è il senso di una tragedia umana che attraverso la scrittura presenta tutta la sofferenza verso una vita che gli ha offerto solo compromessi illeciti, frutto di uno scempio culturale della nostra epoca. L’immagine del viaggio in treno può apparire l’unica speranza di libertà tuttavia il percorso si rivela sempre più feroce, come un labirinto senza via d’uscita. Il libro mostra una maturità letteraria dell’autore che lo contraddistingue così come la casa editrice barese che ha donato al volume uno stile grafico decisamente impeccabile. Per leggere gli altri scritti di Marco Montanaro si può visitare il suo blog: malesangue.org.  

di Paola Bisconti