L’olio era definito da Rina Durante come “l’oro del Salento”, l’intellettuale salentina era infatti consapevole del valore non solo eno-gastronomico ma anche culturale e storico che questo elemento fluido di rara bellezza e di straordinario sapore ha avuto e continua ad avere per la nostra terra. Non c’è crisi in grado di arrestare il motore della macchina economica che ruota intorno all’olio: materia prima di qualsiasi piatto, dalla frisa di grano ad una minestra di legumi nonché ad un contorno di verdure e molto altro ancora. Fresco di stampa è il volume “Dio, come ti olio!” che già dal titolo lascia presagire che tipo di argomento si affronta nelle 136 pagine patinate. La giornalista ed esperta di prodotti locali Anna Maria Chirone, autrice del libro, sta presentando in questi giorni il testo pubblicato nella collana “Dove c’è gusto” di Raggio Verde Edizioni. Il volume è impreziosito dalle immagini, bellissimi scatti del fotografo Bruno Barillari che ha curato anche l’elegante copertina dove un filo d’olio che mantiene uniti un pomodoro, l’aglio e una foglia di basilico scende leggermente su una frisella. Alle fotografie che affiancano succulenti ricette sapientemente descritte da 10 chef da provare a fare in casa oppure da servire nei ristoranti, si legge nel testo una sorta di cronistoria dell’olio extra vergine d’oliva fondendo così saperi e sapori come gli ingredienti di un piatto venuto bene del quale faremmo volentieri un bis, il libro infatti è piacevole da leggere, da guardare, da sfogliare, da studiare … Le narrazioni curate da Alessandra Bianco, Leda Cesari, Giacomo Giancaspro e Danilo Siciliano affrontano un percorso storico dove ci si sofferma anche sul patrimonio pari a 60 milioni di esemplari di ulivi, di cui 5 alberi definiti monumentali. Il testo presenta l’olio come “il ritratto segreto di un popolo a cui è affidato il compito di raccontare la millenaria storia della nostra terra e della nostra cucina”, infatti il saggio finale offre un excursus storico dell’olio e della sua notevole importanza che ha avuto nell’antico Oriente, tra i Fenici, gli Egizi, i Greci e i Romani così come nella mitologia e nei racconti sacri, non meno importante sono le proprietà terapeutiche dell’olio spesso usato anche come elisir di bellezza. Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, durante la serata di presentazione del volume “Dio, come ti olio!” ha affermato: “Ci siamo riappropriati di questo tratto identitario che è diventato un valore economico e di attrazione turistica. L’olio è un ambasciatore delle culture pugliesi nel mondo”.

di Paola Bisconti