Case basse che si susseguono ininterrottamente con la stessa scansione, qui è il luogo dove la pietra si colora dello stessa tonalità del sole, qui le piccole case sono adornate da cornici, lesene e marcapiani.
Qui le strutture architettoniche sono costituite dal rincorrersi di volte a stella che si richiudono intono a cortili.
Qui la pietra è scavata dal tempo o dalle mani sapienti da scalpellini.
Nelle campagne i muri a secco che corrono su strade vicinali sono perfettamente integrati con la natura, si direbbe che siano sempre stati là e che da sempre facciano parte di questa terra da cui nascono ulivi e fichi d’india
Questo è il Salento che sa di Mediterraneo e che sa di Oriente.
Quando alla fine dell’Ottocento, questa terra iniziò a costellarsi di lussureggianti dimore per il diporto al di fuori della cerchia muraria, si faceva riferimento a Manuali di decorazione che costituivano un compendio di riferimento e d’ispirazione per la costruzione di sontuose ville eclettiche, ma nulla che modificasse sostanzialmente le tradizioni costruttive.
Niente di più di quanto non succeda oggi per chi desidera una dimora che abbia il gusto del passato: una riproposizione di elementi, forme e materiali in strutture moderne. Ne risulta un nuovo gusto eclettico, non sempre ben riuscito, ma è inevitabile  segnalare la volontà di non sradicarsi completamente da una cultura che sebbene esteriormente si stia dissipando, è ancora viva nei ricordi degli usi e costumi locali.
Oggi gran parte della tradizione locale si è infatti persa, anche per nuove esigenze normative a cui si è dovuti omologare ed ad esigenze di legislative a cui è dato il compito di tutelarci, così l’architettura locale è nascosta tra strutture moderne atipiche, talvolta poco integrate in un contesto urbano ancora permeato di strutture tradizionali.
Poco rispetto per il passato aggiungerei io, stridenti contrasti che si rincorrono nei nostri centri urbani.
In questa rubrica, insieme alle maestranze locali che si vorranno proporre, cercheremo di elencare rivalutare e valutare tradizioni, oggetti e materiali o anche di riproporli in chiave moderna. È una rubrica aperta a segnalazioni, spunti e propositi evidenziati dagli stessi lettori.

di Alessandra Paresce