L’esordio letterario di Stefano Miccoli, giovane autore cavallinese di “Memorie di Arthegor”, sembra essere destinato a diventare uno di quei capolavori del fantasy che rimarrà un classico del genere. L’intrepido scrittore si è cimentato in un’ardua avventura dove armatosi di tastiera, anche se ci piace pensarlo con carta e penna in mano per non tradire l’immaginario dello scrittore tradizionale, ha stilato una storia dove l’eroe sembrerebbe apparentemente l’impavido combattente Annor, che aiutato dal gruppo dei Falchi riesce a fronteggiare la minaccia dell’”Ombra Scura”, in realtà il vero e unico prode è Stefano Miccoli, il genio della storia in grado di salvare e distruggere per poi ancora offrire una speranza al popolo degli Hefting. La lettura del romanzo edito da Montag e pubblicato nella collana “Altri mondi” suscita suspance e meraviglia perchè il lettore ha l’impressione di essere catapultato nelle Terre d’Ambra dove i Damien governano il Sud, i Wander abitano ad Ovest e gli Hefting terrorizzano il popolo del Nord … altrochè videogiochi in 3D! La tecnologia non rende tanto quanto la scrittura catartica della giovane penna salentina: Stefano Miccoli universitario presso la facoltà di Storia a Bologna ha costruito nero su bianco uno scenario intrigante dove molti personaggi combattono una guerra in fondo non così diversa dalla realtà. L’immagine del potente che mira a sottomettere il resto della popolazione tentando di impossessarsi di ciò che è un bene di tutti è una perfetta chiave di lettura che consente di interpretare l’attualità. Ciascuno di noi, una volta terminata la lettura del libro, attende speranzoso l’arrivo del paladino Annor che nella storia fantastica è annunciato da un’indovina che prevede il compimento di un’impresa storica in grado di cambiare per sempre il volto delle terre invase. Ecco che la fantasia, la scrittura quindi la lettura potranno salvare il mondo!

di Paola Bisconti