Dopo Mirò, Picasso, Dalì e Warhol, tornano al castello Aragonese di Otranto le mostre dedicate ai grandi maestri dell’arte contemporanea. Le sale del castello ospiteranno, dall’8 giugno al 29 settembre, le opere di Giorgio De Chirico (Volo 1888-Roma 1978), maestro di uno stile di pittura che egli stesso definirà “pittura metafisica”. Studiò ad Atene e poi a Monaco. A Parigi incontrò Picasso e Apollinaire. Aderì al movimento futurista. A Ferrara conobbe Carrà, De Pisis e Morandi, prendendo spunto dalla città realizzò la serie delle Piazze d’Italia. Dipinse nello stesso periodo i suoi cavalli alati e le sue scene onirico-mitologiche. Con i suoi celebri manichini, l’arte surreale di De Chirico raggiunse il suo massimo splendore. In polemica con l’arte contemporanea più recente, la sua pittura mutò verso un realismo illusionistico. A cura di Franco Calarota, la mostra dell’artista italiano dal titolo “Mistero e Poesia” espone dieci dipinti ad olio e oltre trenta opere tra acquerelli, grafiche e disegni prestati dalla Galleria d’Arte Maggiore di Bologna.  S.B.