
Prunica Granatum, nome botanico del melograno, è oggi riconosciuto nel Sud Europa come pianta dalle benefiche virtù. Contenute in ogni organo, sostanze tanniche e vitaminiche capaci di risollevare la nostra salute. La bacca carnosa e coriacea, detta balaustia raccoglie all’interno una moltitudine di semi perlati e rossastri a maturazione, in piccole compartimentazioni dal sapore acidulo dette arilli; le differenti morfologie, definiscono anche le molteplici varietà coltivate.
Melagrani a chicco grande o dal colore intenso, vivace o succoso, dal gusto agrodolce predisposto al sorbetto o dolce per il consumo fresco. Spicca tra esse la Selinunte, la Dente di cavallo, la Neirana e la Profeta. Quest’ultima è quella più diffusa nel Salento, un tempo si adagiava tra i giardini gentilizi quasi come se fosse pianta ornamentale oggi si rivaluta seriamente prodotto per l’industria alimentare e della fitocosmesi.
di Mimmo Ciccarese