Cala il sipario sulla mostra «Maria Callas la donna, l’artista», tenutasi nelle sale del Museo «Pietro Cavoti» di Galatina, promossa e organizzata dalla libreria «Fiordilibro» con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Galatina. Protagonista dell’esposizione, che ha chiuso i battenti domenica 14 gennaio, è Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou, conosciuta come Maria Callas, il fascinoso soprano drammatico più apprezzato di tutti i tempi, ricordata per la sua straordinaria ed elastica voce, la sua capacità d’attrice drammatica ma anche per la sua bellezza, eleganza e le sue vicissitudini sentimentali. «La Divina», così chiamata dal suo pubblico, avrebbe compiuto il suo novantesimo compleanno lo scorso 2 dicembre. Tanti, gli omaggi e i riconoscimenti in onore della «dea» lirica tra libri, cd, film, fiction e soprattutto mostre. Anche il Salento non è da meno e le ha dedicato una piccola mostra tenutasi dal 4 al 19 gennaio, nelle sale del Museo «Cavoti» di Galatina.
Una mostra di piccole dimensioni, che racconta l’artista nei suoi anni di maggior splendore per come l’hanno vissuto i suoi estimatori, guardandola, ascoltandola e soprattutto leggendola attraverso le riviste. La mostra è, infatti, composta dalla collezione personale di un ammiratore e sostenitore, Giovanni Ferruccio Labella, che ha messo a disposizione la sua raccolta di riviste, copertine, dischi in vinile e libri musicali tutti in tema Callas. Appese in una sala posizionata nel primo piano del museo civico di Galatina, si potevano visionare alcune copertine di magazine appartenenti agli anni cinquanta e sessanta, come il «Musichiere», che esibisce un'immagine di Maria sul palco o «Epoca», dove la vediamo rappresentata con un costume di scena, presumibilmente durante un’opera di Puccini, anche lui citato nei titoli di copertina, poi «Radiocorriere», «Il Tempo» e, infine,  «Oggi». Raccolti in grandi vetrine, inoltre, si potevano ammirare diversi articoli, che trattavano principalmente della «bipolarità» che ha caratterizzato il successo dell’artista. Alcuni raccontavano le esibizioni della Callas. Citando alcuni titoli: «Tutta Parigi ai suoi Piedi», «Per la prima volta cantando tremava» o «Il Capriccio Romano del commendator Callas», riferito a quando l’artista si esibì solo per il primo atto durante uno spettacolo romano; altri la vita amorosa di Maria tra la rottura con il primo marito Meneghini e svariate «sventure» con il magnate Aristotele Onassis che destarono molta attenzione da parte dei media nelle cronache mondane dell’epoca («Melodrammatico scontro Meneghini-Callas», «Il caso Callas-Onassis»). Maria Callas è considerata un personaggio complicato, le sue vicende familiari pesarono molto nella sua esistenza. Nata a New York nel 1923 da genitori Greci, cominciò la sua ascesa dal momento dell’iscrizione al conservatorio di Atene, diventando un piccolo «talento» locale (diventò la più giovane Primadonna della Grecia nel «Fidelio» di Beethoven). Nel ’47 si sposta in Italia, dove incontra il suo futuro manager e marito  Giovanni Battista Meneghini   in occasione dell’esibizione de «La Gioconda» di Ponchielli all’Arena di Verona. Conquistandosi il titolo di «Divina», la Callas diviene insuperabile in «Norma» di Bellini, «Lucia di Lammermoor» di Donizetti,  «La traviata» e «Aida» di Verdi e «Tosca» di Puccini. La vita personale la porterà a lasciare il marito per il greco Onassis, con cui visse nove anni, una relazione da cui ne uscì tradita, derisa e infine distrutta quando il greco preferì sposare, a sua insaputa, l’ex first lady Jacqueline Kennedy. Nel cinema interpreta «Medea» con Pasolini. La Callas morirà prematuramente, a 53 anni.


Di Valentina Russo

Fonti:
http://www.galatina.it/maria-callas-la-donna-l’artista
http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Callas
https://www.youtube.com/watch?v=QjpyyLZ1OUs