La Svicat Lecce cede il passo alla capolista al termine di una partita sostanzialmente equilibrata e che ha visto i laziali ottenere il successo grazie alla realizzazione di una meta, l'unica della partita. Parte bene la Svicat che, dopo pochi minuti, trova il 3-0 grazie ad un piazzato vincente di Riccardo Robuschi. Il CUS non reagisce e solo i leccesi a fare il gioco, andando più volte vicini alla realizzazione di una meta. Il tempo passa e, poco prima della fine della prima frazione, Robuschi centra ancora i pali dalla piazzola. I primi 40 minuti si chiudono quindi con gli evergreen avanti per 6-0.
La ripresa inizia con il CUS Roma decisamente più aggressivo: i gialloblu, infatti, realizzano una meta nei primi minuti della ripresa e raccolgono anche i due punti supplementari da calcio piazzato. Sul 6-7 la Svicat prova a reagire ma trova sulla sua strada la forte resistenza dei laziali che, col passare del tempo, prendono in mano l'iniziativa, arrivando a raccogliere altri tre punti in virtù di una punizione calciata al centro dei pali. Negli ultimi minuti di gioco i padroni di casa provano il tutto per tutto con una bella sgroppata di D'Oria che però non porta i frutti sperati. La Svicat quindi cede il passo alla capolista ma esce dal campo (appesantito dalla pioggia) com la soddisfazione di aver tenuto testa ai primi della classe.
La ripresa inizia con il CUS Roma decisamente più aggressivo: i gialloblu, infatti, realizzano una meta nei primi minuti della ripresa e raccolgono anche i due punti supplementari da calcio piazzato. Sul 6-7 la Svicat prova a reagire ma trova sulla sua strada la forte resistenza dei laziali che, col passare del tempo, prendono in mano l'iniziativa, arrivando a raccogliere altri tre punti in virtù di una punizione calciata al centro dei pali. Negli ultimi minuti di gioco i padroni di casa provano il tutto per tutto con una bella sgroppata di D'Oria che però non porta i frutti sperati. La Svicat quindi cede il passo alla capolista ma esce dal campo (appesantito dalla pioggia) com la soddisfazione di aver tenuto testa ai primi della classe.