Il Museo Faggiano di Lecce, in Via Ascanio Grandi, ospiterà, dal 26 novembre al 3 dicembre la mostra personale del pittore leccese Marcello Quarta dal titolo “Marcello Quarta Challenge”.
Si tratta di una raccolta di 25 opere che attraversano ben tre esperienze artistiche di Quarta: dalla Pop Art fino all’Astrattismo tipico di Pollock, passando per la Fluo Art. Il vernissage, previsto per sabato alle 18.00, ospiterà un particolare dj set del produttore leccese Cristian Carpentieri del team Joyfull Family il quale cercherà di tradurre in musica la visione estetica di Quarta. Attesissimo anche un intervento di Nandu Popu dei Sud Sound System.
Marcello Quarta, classe 1982, è un volto ormai ben noto nel panorama dell’arte contemporanea leccese. Presidente dell’associazione culturale Menticalde è già stato protagonista e promotore di grandi eventi artistici in città. Dall’iniziativa della Tela più lunga del Mondo alla sua antologica He-Art presso le Officine Cantelmo in occasione della quale riuscì a trasformare in vero e proprio brand il suo innovativo approccio alle arti visuali. Dalle incursioni nei locali notturni di Lecce e provincia per sensibilizzare i giovani al linguaggio artistico della pittura al Nando Pop Revolution, mostra itinerante condivisa con Nandu Popu dei Sud Sound System dedicata al problema delle eradicazioni degli ulivi colpiti da Xylella e con l’obiettivo di portare lo stesso tema all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica promuovendo, al contempo, le terapie alternative all’eradicazione.
Il percorso di Marcello Quarta è stato caratterizzato da tante le influenze e tutte hanno contribuito a rendere unico il suo genere. L’astrattismo di Pollock e la pop di Warhol su tutti. Ma l’incontro del 2014 con Fabio Gismondi, pittore di fama internazionale originario di Norcia, è stato l’evento determinante che lo ha spinto verso la contaminazione con i colori fluorescenti e le tecniche mutuate dalla Fluo Art internazionale.
Le emozioni trascritte nella fluorescenza, in particolare, intessute di contaminazioni psichedeliche, saranno uno dei punti di forza proprio dell’esposizione che verrà inaugurata il 26 novembre. Sensazioni, stati d’animo e tratti di pennello che si accenderanno con l’interazione delle luci wood e dei led multicolor e che riguarderanno una sezione logisticamente distinta dal resto della personale prevista al Museo Faggiano.
“La mostra che inaugurerò sabato sarà un evento molto particolare – sottolinea lo stesso Quarta – perché alcuni quadri sono stati realizzati a quattro mani con i colleghi Sandro Ruggio, Luigi Giannini e Fabio Gismondi. E dalla collaborazione con quest’ultimo, grande artista e amico sincero, nasce l’idea di destinare i proventi derivanti dalla vendita delle opere di questa esposizione alle popolazioni umbre colpite dal sisma del Centro Italia”.
Si tratta di una raccolta di 25 opere che attraversano ben tre esperienze artistiche di Quarta: dalla Pop Art fino all’Astrattismo tipico di Pollock, passando per la Fluo Art. Il vernissage, previsto per sabato alle 18.00, ospiterà un particolare dj set del produttore leccese Cristian Carpentieri del team Joyfull Family il quale cercherà di tradurre in musica la visione estetica di Quarta. Attesissimo anche un intervento di Nandu Popu dei Sud Sound System.
Marcello Quarta, classe 1982, è un volto ormai ben noto nel panorama dell’arte contemporanea leccese. Presidente dell’associazione culturale Menticalde è già stato protagonista e promotore di grandi eventi artistici in città. Dall’iniziativa della Tela più lunga del Mondo alla sua antologica He-Art presso le Officine Cantelmo in occasione della quale riuscì a trasformare in vero e proprio brand il suo innovativo approccio alle arti visuali. Dalle incursioni nei locali notturni di Lecce e provincia per sensibilizzare i giovani al linguaggio artistico della pittura al Nando Pop Revolution, mostra itinerante condivisa con Nandu Popu dei Sud Sound System dedicata al problema delle eradicazioni degli ulivi colpiti da Xylella e con l’obiettivo di portare lo stesso tema all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica promuovendo, al contempo, le terapie alternative all’eradicazione.
Il percorso di Marcello Quarta è stato caratterizzato da tante le influenze e tutte hanno contribuito a rendere unico il suo genere. L’astrattismo di Pollock e la pop di Warhol su tutti. Ma l’incontro del 2014 con Fabio Gismondi, pittore di fama internazionale originario di Norcia, è stato l’evento determinante che lo ha spinto verso la contaminazione con i colori fluorescenti e le tecniche mutuate dalla Fluo Art internazionale.
Le emozioni trascritte nella fluorescenza, in particolare, intessute di contaminazioni psichedeliche, saranno uno dei punti di forza proprio dell’esposizione che verrà inaugurata il 26 novembre. Sensazioni, stati d’animo e tratti di pennello che si accenderanno con l’interazione delle luci wood e dei led multicolor e che riguarderanno una sezione logisticamente distinta dal resto della personale prevista al Museo Faggiano.
“La mostra che inaugurerò sabato sarà un evento molto particolare – sottolinea lo stesso Quarta – perché alcuni quadri sono stati realizzati a quattro mani con i colleghi Sandro Ruggio, Luigi Giannini e Fabio Gismondi. E dalla collaborazione con quest’ultimo, grande artista e amico sincero, nasce l’idea di destinare i proventi derivanti dalla vendita delle opere di questa esposizione alle popolazioni umbre colpite dal sisma del Centro Italia”.