Nella parte occidentale del Salento, a metà tra la terra e il mare, sorge Nardò, per secoli importante centro bizantino che dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, sede di Università e Accademie. Il centro storico della città vanta una straordinaria ricchezza di palazzi, chiese e cappelle. Tra le architetture degne di nota da menzionare è innanzitutto la Basilica di Santa Maria Assunta, ricca di affreschi raffiguranti San Nicola, la Madonna delle Grazie e Cristo in trono; la Chiesa di Santa Chiara, complesso monastico edificato sui resti di una fortezza; la Chiesa di Santa Maria della Purità, con la caratteristica facciata di ispirazione borrominiana, modulata dall'alternanza di superfici concave e convesse e ricca di elementi decorativi tratti dal repertorio napoletano dell’epoca. Caratteristiche sono anche le architetture civili come il Teatro Comunale, inaugurato all’inizio del Novecento ed utilizzato come sala da musica e da ballo; il Palazzo dell’Università, il quale presenta un’elegante facciata in stile tardo barocco; Palazzo Personè, edificio di origini quattrocentesche, oggi adibito a struttura ricettiva. Al territorio della città appartengono inoltre quattro località marittime: Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio e Sant’Isidoro. Porto Selvaggio, in particolare, vanta un parco e la Palude del Capitano, oggi zone protette. Il Parco comprende numerose aree di interesse storico, archeologico e paesaggistico. La Palude del Capitano è, invece, uno specchio d’acqua alimentato da acque dolci sorgive, ospitante numerosi specie di animali acquatici e rarissime specie di vegetali. Un luogo ricco di storia, cultura e meravigliosi paesaggi che arricchiscono l'animo.
Tutti pazzi per il Salento: dieci posti da non perdere. Nardò
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