chiostro dei teatini 
Quando si viaggia si sta più attenti al mondo. E continuando la nostra passeggiata a Lecce, non di rado accade che un turista visiti parti della nostra città a noi addirittura sconosciute. E succede altrettanto spesso che proprio quelle zone finiscano per rimanere impresse indelebilmente nella sua memoria. Basti pensare al Conservatorio di Sant’Anna, attiguo alla chiesa dedicata alla Santa, uno dei mirabili episodi architettonici eretti dalla volontà di privati, il quale in passato accoglieva nobili donne leccesi che desideravano ritirarsi a vita privata. In questo luogo, attraverso la «ruota degli infanti», molte erano le donne che lasciavano alle cure delle suore i figli che non desideravano. E poi alla Chiesa di Santa Elisabetta, dal prospetto semplice e lineare con quattordici stazioni della Via Crucis affrescate sulle pareti; al Monastero dei Teatini, oggi utilizzato per mostre e fiere. Degne di nota sono anche le architetture civili e militari come la Torre di Belloluogo, una torre medievale di forma cilindrica ancora circondata dal fossato originariamente pieno d’acqua; Torre del Parco, situata nel cuore di Lecce e monumento simbolo del periodo medioevale e rinascimentale; il Teatro Romano, databile all’età augustea che ha restituito alcune statue oggi conservate presso il Museo Archeologico Sigismondo Castromediano, dove insiste un anfiteatro, il secondo della città; l’Obelisco, al centro del viale degli studenti, decorato nelle quattro facciate con figure in bassorilievo. Sono luoghi ricchi di storia, cultura e bellezze da cui è difficile staccarsi e impossibili da dimenticare.