Si respirava salentinità ieri sera al ristorante di via Vittoria Colonna a Roma, “Le Carré Français”, in cui è stato presentato il primo club di tifosi leccesi della Capitale. In una saletta al primo piano, fra maglie storiche celebrative degli idoli sportivi dei “lupi” leccesi, è stato allestito uno spazio per il pubblico ed uno schermo televisivo che, dalla prossima stagione, trasmetterà le partite della squadra pugliese.


Il “Lecce FanClub DocRoma” porta il nome del presidente dell’Unione Sportiva Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che conosce bene la zona del centro di Roma, essendo ivi sito il suo studio legale: “Sono qui a pochi passi, è un onore per me rappresentare una società virtuosa, con i bilanci in regola, che avevamo l’obbligo morale di riportare in B. Il pubblico dà sempre una grossa mano ed è veramente un piacere vedere così tanto entusiasmo anche in tutte le nostre trasferte, al di là dei risultati del campo. Oggi è una favola”.


L’idea di riunire i cuori salentini nasce da un giovane dipendente del bel ristorante francese, Mattia Ciriolo, originario di Castro Marina, visibilmente emozionato nel vedere la beneaugurante presenza di un centinaio di conterranei a più di seicento chilometri da casa: “Era il mio sogno: realizzare un punto di incontro per chi soffre la lontananza dallo stadio, per i tanti supporters giallorossi che vivono nella Capitale. È stato molto semplice, ma il mio grazie va a Sergio Brio, che ha dato un grosso contributo nel far sì che il fan club diventasse realtà”.


Proprio l’ex difensore juventino degli anni Ottanta, pluriscudettato, ora commentatore di Radio Rai, è intervenuto ricordando i tempi del settore giovanile leccese e quell’ “unica presenza in prima squadra in maglia giallorossa, a Trapani, soli venti minuti a inizio carriera, prima del passaggio al bianconero”. Sostituiva il bomber Gaetano Montenegro, quarantanove goal all’attivo in maglia giallorossa, presente anch’egli ieri fra gli ospiti.


Era il 1974, Brio era ancora diciottenne, erano tempi in cui la fascia di capitano del Lecce era saldamente sul braccio di un uomo, seduto al suo fianco, che della sua lunga carriera da calciatore, allenatore e direttore tecnico ha davvero tante storie da raccontare: “Materazzi. Che sono io, ma siete tutti giovani e magari nessuno sa chi sono”, scherza Beppe, padre del Marco campione del mondo 2006. “Buona fortuna a questo Lecce, duecentoventotto presenze in sette anni non si dimenticano”.


Un’ovazione e tante richieste di foto accolgono la sorpresa della serata, il romano mister Fabio Liverani, che sottolinea il bel momento del suo Lecce: “Ho la fortuna, che non certo hanno tutti, di allenare un gruppo di persone vere, di essere parte di una società con a capo Saverio Sticchi Damiani. Per accettare l’incarico in Serie C è bastato pochissimo. Sono stati sinora due anni bellissimi”. E ancora non è finita: “Padova è alle spalle, abbiamo l’opportunità di essere gli artefici del nostro destino all’ultima giornata in casa”, l’11 maggio contro lo Spezia, in cui il Lecce si gioca la Serie A. Le prevendite sono già polverizzate. “Faremo cento minuti giocando al massimo”.


Con anche la benedizione dalle “note calcistiche” di Don Mauro, sacerdote amico del presidente, ci si augura che il “Via del Mare” e tutti i settori ospiti continuino ad essere sempre gremiti di sciarpe giallorosse e che il nuovo Lecce Club romano pulluli di cuori salentini, pronti a fare aggregazione condividendo momenti davanti alla tv. Non potendo, per ovvie ragioni logistiche, seguire sempre il Lecce da vicino, a via Vittoria Colonna scopriranno una grande famiglia giallorossa. E quindi ci si augura che ad agosto 2019 per Mattia sia necessario fare un abbonamento a Sky e non solo a Dazn, come suggerisce Sticchi Damiani……  
Stefano Verri