Il 24 agosto prossimo, il Lecce debutterà sul palcoscenico più importante del calcio italiano, in serie A. Un traguardo atteso da tempo, divenuto realtà in modo incredibile, in anticipo sui tempi programmati dal club giallorosso. E dopo la sbornia per i festeggiamenti pirotecnici, già fervono i lavori per la prossima stagione.

Prima di tutto, c'è da ristrutturare lo stadio per poter avere l'agibilità per disputare il campionato di A. I tempi sono stretti, si lavora insieme alla Regione Puglia ed al Comune di Lecce per garantire in tempo l'adeguamento del "Via del Mare". Purtroppo i costi sono alti e la somma che il club leccese destinerà al progetto verrà decurtata dal budget societario per allestire la rosa da portare in A. Secondo le prime dichiarazioni avremo uno stadio più confortevole, colorato e con circa 42mila posti a sedere.

L’11 maggio 2019 ce lo ricorderemo per un pezzo, l’inaspettata promozione nella massima serie, nessuno, ad inizio campionato, avrebbe scommesso una lira, o un euro se preferite. Una giornata storica per il club salentino. Nello stesso giorno il presidente del Lecce ha festeggiato il suo 44mo compleanno, mentre mr Liverani l’onomastico. Se questa non è una giornata fortunata, baciata dalle stelle, dal destino, e dalla bravura di una società ambiziosa e seria.

Vigorito, Venuti, Fiamozzi, Riccardi, Bovo, Calderoni, Cosenza, Marino, Meccariello, Lucioni, Arrigoni, Tabanelli, Haye, Majer, Tachsidis, Petriccione, Mancosu, Scavone, Falco, Tumminello, Saraniti, Palombi, La Mantia, Bleve, sono gli artefici di un’impresa giallorossa targata Liverani-Meluso. E proprio da questa coppia che il club leccese ha deciso di ripartire in serie A. Liverani ha già prolungato il suo contratto prima di Lecce-Brescia, mentre per il ds Meluso è solo una questione di formalità in quanto l’accordo verbale per proseguire insieme c’è già. Da questi punti fermi si costruirà il prossimo Lecce, che salvo clamorose sorprese manterrà l’ossatura collaudata in B, senza essere completamente resettato come lo scorso anno. Rinnovamento che fece discutere tanti sostenitori del Lecce e causò le critiche e i mugugni verso l’allenatore. Critiche e mugugni che sono andati avanti a torto fino a poche settimane fa, quando l’impresa era ormai nell’aria. Secondo le prime indiscrezioni, Vigorito potrebbe essere il secondo portiere, quindi la società è a caccia di un portiere esperto, invece Lucioni, Petriccione, Majer, Tachsidis, Mancosu e Falco dovrebbero costituire l’ossatura del Lecce che verrà. Discorso più complesso per Venuti e Meccariello che il club proverà a riconfermare. Anche La Mantia e Palombi potrebbero rimanere, ma la società cercherà sul mercato almeno un attaccante di peso per la massima serie. Per il resto tutto è prematuro, il mercato comincerà ufficialmente il primo luglio, nel frattempo il club avrà il tempo per programmare al meglio la prossima stagione in A. Dalle prime intenzioni societarie, si farà di tutto per restarci. Per adesso gustiamoci ancora la storica promozione, il doppio salto di categoria, già visto con Ventura nel 95-97, questo forse più bello per il gioco espresso, che potrebbe essere più efficace in serie A, in un campionato più tecnico della serie cadetta.

Intanto, festa allo stadio dei tifosi in curva nord durante l’allenamento di giovedì 16 maggio, mentre fioccano i premi ed i riconoscimenti assegnati al Lecce in questi giorni. Ulivo d’Oro a Liverani e Meluso a Caprarica di Lecce, firma di Sticchi Damiani, Liverani e Mancosu sul Libro d’Onore della provincia di Lecce con passerella della squadra e ritiro della targa consegnata dal presidente della Provincia, Stefano Minerva, a palazzo dei Celestini il 17 maggio scorso. Ed ancora riconoscimenti a La Mantia, Lucioni, Liverani e Meluso al 12mo Gran Galà della serie B a Rimini il 13 maggio scorso, premiati come i migliori nei rispettivi ruoli dagli allenatori del campionato cadetto. Ultimi allenamenti del Lecce giovedì e venerdì prossimi, poi tutti in vacanza.

L’abbraccio liberatorio di Liverani con le lacrime agli occhi al figlio, a fine partita contro lo Spezia, sintetizza bene una stagione piena di emozioni. Viva il Lecce. Simu leccesi, core preciatu...

 

Stefano Bonatesta