Domenica 8 settembre, con una bicicletta “culturale” e i percorsi enogastronomici a Km0 con Assaggiucci, prende il via a Cutrofiano, in provincia di Lecce, la nona edizione de Li Ucci Festival che, dopo una settimana di concerti, mostre, proiezioni, incontri, degustazioni, si chiuderà sabato 14 settembre in Piazza Municipio con il concerto-evento finale con l'esibizione de Li Ucci Orkestra, che ospita sul palco alcuni dei principali esponenti della musica, del canto e della danza popolare del Salento.
La manifestazione - organizzata dall'associazione culturale Sud Ethnic, in collaborazione e con il contributo del Comune di Cutrofiano, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e il patrocinio e la collaborazione, tra gli altri, di Mibac, Enit Italia, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Puglia Promozione, Gal Porta a Levante e con il supporto di altri partner privati - è nata nel 2011, a un anno dalla scomparsa di Uccio Aloisi, con l'intento di ricordare tutti i grandi cantori del Salento che hanno saputo tramandare grazie alla loro cultura orale i canti e le tradizioni del nostro territorio. Un'attenzione particolare è stata rivolta allo storico gruppo "Gli Ucci" di Cutrofiano, ai suoi cantori e a tutti i musicisti che negli anni hanno ruotato intorno a questi custodi degli "stornelli", dei canti d'amore e di lavoro. Anno dopo anno il festival è, però, cresciuto, ampliando la sua visione e arricchendo il suo programma, coinvolgendo nuove generazioni di musicisti, cantori e artisti capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino e trasformandosi in un contenitore di arte, cultura, musica, enogastronomia e turismo a 360°. Con Li Ucci Festival, a settembre vive e partecipa un intero paese, dal centro alle periferie e dalle campagne al centro urbano. Le ultime edizioni del festival sono state caratterizzate da un percorso su “I Colori della Terra”. Dopo rosso, verde e giallo l’edizione 2019 sarà affidata all’azzurro "salentino".
L'articolato programma prenderà il via, come detto, domenica 8 settembre dalle 9 (raduno ore 8.30 in Piazza Municipio) con una bicicletta “culturale”, realizzata in collaborazione con la Pro Loco con alcune soste per degustare gli “AssaggiUcci” di prodotti della terra a Km0 (Biosteria Piccapane, Parco degli Aranci, Tenuta Mezzana, Sciacuddhri, L’Artigiana, Masseria L'Astore) e pranzo finale con orecchiette caserecce. AssaggiUcci è un nuovo format di promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari pugliesi che precede, accompagna e segue il festival attraverso la musica e gli itinerari culturali. Lunedì 9 dalle 20 nella ex sede della Pro Loco (in via Capo 43) partirà “Li Ucci tra musica e colore”, la sezione di arti visive che proporrà L’Arte nel Piatto, in collaborazione con l’azienda Fratelli Colì, con una selezione degli oltre 400 piatti di terracotta decorati a mano da diversi artisti.
Martedì 10 dalle 20, sempre in via Capo 43, per "Cultura e storia per strada" sarà presentato il libro "Nel dominio del tabacco" a cura di Maria Concetta Cappello (Kurumuny Edizioni) con scritti di Mirko Grasso, Antonio Monte e Remigio Morelli. Subito dopo sarà proiettato anche il documentario (allegato al volume), "ArseVite" di Alberto Giammaruco e Christian Manno che racconta il drammatico incendio del 13 giugno del 1960 a Calimera, che costò la vita a sei tabacchine. In chiusura spazio alla musica del gruppo "Gli Arditi del Coro" con un repertorio di canti di terra e di lotta. Mercoledì 11 dalle 20 sempre in via Capo, nei pressi della mostra "Li Ucci tra Musica e Colore", per Musica, arte e integrazione interverranno operatori culturali, medici, operatori Asl per riflettere sul tema della Musica vista come Integrazione. Subito dopo un gruppo di ragazzi "speciali" (Musicanti di Scuola) si esibiranno con i loro "Stornelli senza barriere".
Giovedì 12 dalle 21 in Piazza Cavallotti consueto appuntamento con “La chiazza ca sona e ca vive”, con il concerto dei laziali "I trillanti" e dei salentini Civico 22 con il tamburellista Carlo "Canaglia".
Giovedì 12 dalle 21 in Piazza Cavallotti consueto appuntamento con “La chiazza ca sona e ca vive”, con il concerto dei laziali "I trillanti" e dei salentini Civico 22 con il tamburellista Carlo "Canaglia".
I due gruppi sono tra i vincitori del Premio Nazionale "Folk & World - Nuove Generazioni", ideato da Antonio Melegari, Giordano Sangiorgi e Marco Bartolini, organizzato da Li Ucci Festival, Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli e Mei – Meeting etichette indipendenti con il patrocinio di La Musica nelle Aie e It-Folk con la collaborazione di BlogFoolk, dedicato ad esperienze italiane under 35 nel folk e nella world music. In particolare I trillanti hanno conquistato il Premio Uccifolkontest e i Civico 22 il Premio Speciale MEI - Festa della Musica dei Giovani mentre ai Saber System è stato assegnato il Premio Scuola Musica Popolare. I vincitori assoluti del premio Folk & World sono i romani Dahlìa.
Venerdì 13 si parte alle 19 in via Paolo VI con "Ballamu la pizzica-pizzica", laboratorio autentico di danza popolare salentina. Dalle 20 la Masseria L'Astore una lunga serata con la possibilità di visitare l'antico frantoio ipogeo, provare sapori e prodotti a Km0 con gli "AssaggiUcci", ammirare la destrezza al tornio del maestro Salvino De Donatis e ascoltare il concerto dell'Antonio Castrignanò acoustic trio.
Sabato 14 settembre dalle 9 partirà Il Folk tra le vie, esibizione itinerante con I piccoli canterini della Riviera Jonica Melino-Romolo in Sicilia. Dalle 21 (ingresso libero) il festival si concluderà con il Concerto-evento alla Rimesa (antico nome della centrale Piazza Municipio) con Li Ucci Orkestra. Un progetto, nato nel 2013, composto da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini. Li Ucci Orkestra è formata da Antonio Murciano (batteria), Marco Verardo (basso Elettrico), Marco Giaffreda (percussioni), Matteo Coppola (timpani e terracotte), Andrea Stefanizzi (tamburi a cornice), Francesco De Donatis, Marco Garrapa (tamburello), Alessio Giannotta (ukulele e tamburello), Stefano Calò, Agostino Cesari (chitarre), Giacomo Casciaro (mandola), Ylenia Giaffreda (violino), Luigi Marra (violino e organetto), Vittorio Chittano (fisarmonica), Gianmichele De Filippo (basso tuba e trombone), Cosimo Miacola (trombone), Luigi Miacola (tromba), Stefano Blanco (flauto), Gigi Russo (piano e sequenze). Le voci che si alterneranno sul palco sono Alessandra Caiulo, Cristoforo Micheli, Marco Puccia, Antonio Melegari, Emanuela Gabrieli, Marina Leuzzi, Francesco De Donatis, Andrea Stefanizzi, Totò Cavalera, Alessandro Botrugno, Giovanni Palma, Ilaria Costantino, Gino Nuzzo, Michela Sicuro, Le Sorelle Gaballo, Giacomo Casciaro, Rocco Borlizzi, Luigi Marra, Vincenzo Mancini, Giorgio D’Aria, Luigi Mengoli, Matteo Gaballo, Tony Taranta, Davide Donno, Carla Petrachi, Tatà e altri. La danza sarà affidata invece a Andrea Caracuta, Romolo Crudo, Claudio Longo, Sara Albano, Laura Boccadamo, Veronica Calati, Cristina Frassanito. Durante la serata, in Piazza ci sarà un’estemporanea d’arte a cura di “Alice Valente” che realizzerà un’opera dal titolo Li Ucci sull’asfalto con il supporto anche dei ragazzi vincitori di Gessetti e fantasia realizzato con la sezione Li Ucci Kids e la Pro Loco di Cutrofiano.
Domenica 22 settembre (dalle 12 alle 18 - ingresso su prenotazione) in una location ancora segreta si terrà AssaggiUcci, pranzo sociale con tutti i protagonisti e gli amici del festival a base di prodotti a Km0 e musica "de core".
Cutrofiano è comune di quasi 9mila abitanti che si trova nella Grecia salentina a circa trenta chilometri da Lecce. Il centro è noto per la lavorazione artigianale di ceramiche e terrecotte, una tradizione che risale al Medioevo. Da visitare il palazzo Filomarini noto anche come Palazzo della Principessa, edificato su un preesistente castello, il Museo della Ceramica che ripercorre l’arte della cottura dell’argilla dai fossili fino ai variopinti fischietti. Ad un chilometro dall’abitato sorge la cripta di San Giovanni Battista interamente scavata nella roccia dove è possibile ammirare la chiesetta rupestre, una piccola necropoli medievale e un frantoio ipogeo.