Dieci racconti, dieci viaggi che condurranno il lettore nei territori della paura e dell’incubo. Si prepari, dunque, chi avrà il piacere di leggere «Post mortem. Qualcuno cammina», l’esordio narrativo di Daniela Estrafallaces pubblicato per i tipi di Musicaos (Le Citrine, 4). Stile visionario ed evocativo quello usato dall’autrice leccese. La sua scrittura evoca immagini, ogni parola, come nella migliore tradizione della scrittura d’orrore, aggiunge un tassello che di volta in volta completa un incubo necessario. Sono qui per te racconta la mutazione genetica, nel seminterrato di un ospedale che si rivela essere un’incubatrice per morti viventi, Soldato grigio verso soldato blu si apre con il protagonista, leader di una band heavy metal, inspiegabilmente risvegliatosi dentro una bara, Bloody Hellborn riporta in scena, unendoli, i temi della scrittura e del vampirismo, Quattro zero zero racconta la vicenda di un elettricista, di un folle e di una bomba a orologeria, il protagonista del racconto Al tredicesimo piano della ventitreesima strada, durante una seduta di psicoanalisi, rielabora un incidente d’auto, attraverso il filtro immaginifico di uno shock allucinatorio. Morto o non morto, quale sarà la condizione del clown invitato alla festa di bambini ne All’ora della morte?. La mente può fare brutti scherzi, lo sa bene il giornalista di Replay. I riflessi dell’ambra mette in scena un uomo, vedovo e disperato, che riceve uno strano messaggio che lo metterà in contatto con il mondo dell’occulto e dell’esoterismo. Moon Down è il nome di un ospedale psichiatrico dove si nasconde un terribile segreto. Una vecchia stretta di mano conclude la raccolta, facendo incontrare un bibliotecario con un essere attraente e misterioso, una giovane con cui dovrà affrontare la minaccia più grande per il genere umano. Quello di Daniela Estrafallaces è un horror elegante, mai banale né contato o dozzinale, ma tutto giocato sul messaggio chiaro, sul fine sottile e, soprattutto, frutto di un desiderio di mettere su carta storie che premevano pe diventare di carta. Daniela Estrafallaces è nata a Lecce il 18 ottobre 1979. Laureata con lode in Lettere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università del Salento (2006) è iscritta dal 2011 all’albo dei pubblicisti di Puglia. Ha collaborato con quotidiani locali scrivendo recensioni di critica cinematografica e letteraria. Con il racconto breve Cronache di digressioni temporali ha partecipato alla pubblicazione dell’opera Etnografie. Note e appunti. Rapports e accounts, Volume II, a cura di Vito d’Armento e Maria Lucia Pellegrino (Editrice Aracne).