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Nascoste tra le scartoffie delle stanze degli uffici comunali di Lecce, sono venute alla luce, è il caso di dire, 90 opere d’arte, appartenenti al patrimonio artistico della Città. Opere spesso sconosciute ai più, passate inosservate, archivio o galleria di come eravamo. “Arte fuori dal Comune” è il titolo della mostra, inaugurata lo scorso 16 novembre nelle sale del Must di Lecce (Museo Storico), che riconsegna idealmente al pubblico le 90 opere d’arte fino al 16 febbraio 2020. Ben curata dal critico e storico dell’arte Carmelo Cipriani, la mostra espone 90 opere selezionate fra le oltre 350 patrimonio del Comune di Lecce, donate o acquisite nel tempo, dall’800 ai primi anni del 2000. Dipinti, sculture, grafiche e fotografie sono state esaminate e catalogate da Carmelo Cipriani, in tutto 350 opere, 271 dipinti (oli, tempere, pastelli, acquerelli, disegni), 26 grafiche (pirografie, puntesecche, litografie, serigrafie), 4 fotografie e 34 sculture (bronzo, gesso, cemento e marmo), presenti sul catalogo “Arte in Comune – La raccolta d’arte del Comune di Lecce” (Locorotondo editore), corredate da tutte le schede analitiche e molte foto. La mostra si articola in tre sezioni, il percorso espositivo racconta una stagione artistica forse irripetibile della Città e della sua leccesità, dove artisti quasi tutti salentini si possono ammirare, come Oronzo Tiso, Gioacchino Toma, Giuseppe Forcignanò, Eugenio Maccagnani, Raffaele Maccagnani, Sidoti, Casciaro, Leandro, A. Buscicchio, Ciardo, M. Palumbo, Giorgino, Geremia Re, Pinto, De Vitis, Barbieri, De Filippi, A. Massari, Pagliano, Ammassari,Enzo Sozzo, Guida, Malecore, Giurgola, Menni, Sisinni, Spada, De Francisco, Nespolo, Sughi, solo per citarne alcuni.

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La prima sezione della mostra è dedicata al Museo Civico di Lecce 1898/1938 collocato nel Sedile, nelle intenzioni dell’allora Sindaco Pellegrino doveva essere un “Tempio dell’arte”, un luogo di cultura nel centro della città, di questo periodo ci sono gli intensi e splendidi ritratti, che ancora non erano stati soppiantati dalla fotografia, altri suggestivi dipinti figurativi, i meravigliosi paesaggi salentini di scuola napoletana ed altre opere. La seconda sezione è dedicata alla Galleria Il Sedile 1955/1984, quando il Comune l’aprì come galleria, numerose furono in quegli anni le mostre personali presenti, in prevalenza di artisti paesaggisti, comunque artisti legati all’arte più tradizionale. Nella terza sezione, “La raccolta s’intensifica” 1925/1997, sono esposte le opere acquisite dal Comune di Lecce in un arco di tempo lungo.

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Ritratti, dipinti sacri, sculture, figurativi storici, paesaggi salentini di scuola napoletana, classici ed impressionisti, nature morte, l'arte primitiva di Leandro, varie incursioni pittoriche nel post-impressionismo, nel futurismo, nel surrealismo, nel liberty, poche, invece, quelle nell’arte contemporanea, astratta, geometrica, costituiscono la preziosa raccolta d’arte del Comune, il nostro patrimonio artistico. La bellissima mostra, con opere degne di un museo nazionale, è una vera testimonianza della storia artistica della Città tra l’Ottocento e il Novecento, un percorso culturale che un po’ tutti dovremmo conoscere ed apprezzare.     (S.B.)

Apertura ore 10.00-13.30/15.30-19.00, chiuso il lunedì. 

                                                        

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Foto:

1 - Oronzo Tiso (1726-1800) “Sacrificio di Noè dopo il diluvio”

2- Gioacchino Toma (1836-1891) “Roma o morte!”

3 – Stanislao Sidoti (1837-1922) “Castello Carlo V di Lecce

4- Geremia Re (1884-1993) “Dopo il lavoro (Francesco e Antonia Re)”

5– Vincenzo Ciardo (1894-1970) “Luci del mattino”

6- Gaetano Giorgino (1904–1977) “Mattino d’autunno (campagna salentina)”

7- Ezechiele Leandro (1905-1981) “Primavera d’amore”

8- Giovanni Pinto (1909-2004) “Piazza Sant’Oronzo di notte”

9- Amerigo Buscicchio (1921-2001) “Tifosi”

10 – Sandro Greco (1928) “Tela bianca”