Lo stato d'animo attuale di Liverani sembra ricalcare quello di un pugile che per evitare il KO tecnico, si ritira in un angolo aspettando impaurito il gong finale.

Si è passati infatti, da un atteggiamento di fine gara di "attacco all'arma bianca", immettendo in campo 5 punte per tentare la rimonta, riuscita in più di un'occasione, al timido "macchina indietro", facendo entrare altri 2 elementi (Rispoli e Vera), per difendere un passivo onorabile. Liverani docet.
L'andamento ad ondate schiumeggianti, privo di vero pericolo del match in casa dei ducali, nel mentre fa registrare un'orgogliosa, ma per tanti aspetti sconclusa presenza del Lecce, denota i difetti principali di una squadra che non si ritrova più sul terreno di gioco.
La manovra macchinosa e scomposta, l'evanescenza offensiva, soprattutto l'indefinibile flop in retroguardia, ne sono delle tristi, preoccupanti testimonianze.
Il Parma, nonostante i suoi calciatori top player, non fa vedere di essere superiore al Lecce, ma stenta e sbanda terribilmente, al pari delle "ciuccate" di Tachsidis, indefinibile palleggiatore per gli avversari.
Occasioni gol scarsissime, una di Kucka sprecata malamente su grazia di Dell'Orco in sonnolenza, qualche tiro di alleggerimento di Falco e Babacar, valgono i 45 minuti iniziali, giocati con buona lena di corsa, ma poveri di idee, manovra sciolta, conclusioni pericolose.
Il Lecce regge e cerca pure di osare sbilanciandosi in avanti.
Potremmo dire "sipario calato" perché rientrati sul prato verde, i romagnoli intensificano il ritmo e la linea difensiva salentina comincia a sbandare con impostazioni errate, marcature preventive e fisse libere, predisposizione ad allargare le maglie per favorire il vantaggio dei padroni di casa.
Il primo sigillo degli uomini di Daversa, arriva da un angolo regalato dall'arbitro che nega un fallo ai giallorossi, battuto a spiovere di Hernani, colpo di testa vincente di Iacoponi solo soletto.
Non tarda la seconda segnatura in fotocopia di Cornelius su assist di Kucka, ugualmente solo in area piccola, per trafiggere l'incolpevole Gabriel.
Nota finale riferita all'esordio di Deiola fuori contesto, Vera Ramirez trasformato in esterno offensivo inconcludente, Donati ancora lontano da una forma standard.
Ci salvi chi può da una crisi oramai irreversibile.